Ravenna, dalla barca a vela vede un cadavere. Ricerche in corso

Cervia

Un cadavere in avanzato stato di decomposizione, trasportato dalla corrente sul pelo dell’acqua, al largo della riva di Milano Marittima. La segnalazione risale al tardo pomeriggio di lunedì. È stato un diportista che veleggiava a circa un miglio dalla costa a dare l’allarme alla Capitaneria di porto, facendo scattare le ricerche in mare, che sono proseguite anche ieri, ma senza dare alcun esito.

L’avvistamento

Non erano ancora le 18 quando la centrale operativa della Capitaneria di Porto di Ravenna ha ricevuto la telefonata. A chiamare era un diportista. Si trovava in barca a vela quando ha notato il corpo. Al momento dell’avvistamento la distanza dal cadavere gli ha consentito di notarne lo stato, constatando gli effetti di una permanenza prolungata in acqua, giorni, forse settimane. Immediata l’attivazione del protocollo previsto dalla Capitaneria in questi casi, che ha informato il Comando di Cervia. Elicottero, gommone e motovedette sono partiti verso il punto della segnalazione per dare il via alle perlustrazioni, che non hanno tuttavia rinvenuto nulla. Anche ieri mattina le ricerche sono proseguite, tenendo conto anche dell’andamento delle correnti. Si tende ad escludere che il cadavere avvistato provenga da una delle località costiere della provincia. Non risultano inoltre segnalazioni di persone disperse nel nostro ambito territoriale. Maree e correnti, unite al mare mosso degli ultimi giorni e alla prolungata permanenza in acqua, potrebbero averlo trasportato per chilometri. Contemplata, tra le ipotesi, anche quella dello sbocco in mare dei fiumi, compreso il Po.

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