Nasce il Cervia United ma già rischia di perdere lo stadio
Il Cervia United rimane in Promozione ma rischia di perdere lo stadio. Rivoluzione nel settore del calcio dopo un campionato disastroso e l’ultimo posto in classifica. Nasce così una alleanza che mette insieme il Cervia e la società Del duca Grama (grazie alla quale si mantiene la categoria), dando vita a una nuova squadra di calcio.
Si uniscono dunque le forze ma non mancano le incognite. Ad esempio il 30 giugno scade la convenzione con il Comune, proprietario della stadio dei pini “Germano Todoli”. Uscirà quindi un bando, cui tutti potranno partecipare, per l’assegnazione di una struttura che fa gola a molte squadre. Il rischio è che il Cervia degli anni ruggenti (con l’ascesa in D negli anni Cinquanta) e quello successivo dei Campioni (Il reality andato in scena tra il 2004 e il 2006) perda il suo storico stadio.
L’impianto di Milano Marittima venne inaugurato nel 1939, dopo che il fruttivendolo Augusto Piraccini (detto “Basagnon”) lo aveva chiesto al duce l’anno prima, mentre Mussolini era in visita alla città. Ma ora si teme anche di perdere i calciatori migliori, perché dal primo luglio ognuno di loro si svicolerà automaticamente secondo la Riforma dello sport.
In ogni caso la nuova società è pronta ad affrontare anche le sfide del mercato, e si presenta con il presidente Ughetto Cangini, il direttore sportivo Claudio Montanari e il nuovo allenatore Mario Montanari.
«Non è possibile che i giovani - viene sottolineato dal nuovo vertice - siano costretti ad emigrare da Cervia per giocare a calcio. Dobbiamo offrire loro la possibilità di praticare qui il loro sport preferito. Ad ogni modo il Cervia United merita più della promozione e faremo di tutto per raggiungere questo risultato».
Intanto si cercano risorse per sostenere la squadra ma pare che le attività imprenditoriali non abbiano nessuna intenzione di investire nello United. Mentre il prossimo campionato di Promozione si prospetta ancora più impegnativo.