Milano Marittima, un comitato per dire basta alle risse

Cervia

Ancora una rissa nel centro di Milano Marittima e adesso i condomini della zona insorgono. Sta nascendo un Comitato, infatti, che riunirà tutti questi turisti per protestare contro la movida selvaggia. «Ieri notte (giovedì notte, ndr) dopo le 2 – racconta Sergio Carretti, residente estivo del grattacielo Marinella –, quando finalmente la musica assordante degli street bar è cessata, abbiamo sentito delle urla disumane provenienti dal viale Milano che sono andate avanti per oltre mezz’ora. Chiamati i Carabinieri la rissa è finita, ma si tratta dell’ennesimo episodio di questo genere che si consuma sotto le nostre finestre. Non ne possiamo più e abbiamo paura anche solo ad uscire di casa».

Nel cuore della movida

Il Marinella si trova all’angolo fra i viali Romagna e Milano, proprio nel cuore della movida. «Faremo un esposto alla Procura e uno al Comune – annuncia Carretti –, ma ne abbiamo fatti altri gli anni scorsi senza raggiungere nessun risultato. A Ravenna spengono la musica a mezzanotte, qui alle 2, e noi siamo esasperati. Milano Marittima era una località meravigliosa, la frequento da quando ero bambino, ma adesso non la riconosco più, sembra il Bronx. Tutti i condomini del centro si stanno rivoltando, se le autorità non intervengono sul serio la località finisce male. È inutile promuovere eventi come l’Open golf e il Tour se poi alla sera gira certa gente nella località. Da una parte promuovono Mi.ma. e dall’altra la disfano. Qui soggiornano condomini provenienti da Modena, Bologna, Imola, Faenza, Forlì, tutta gente benestante. Ma questo luogo è invivibile, è ora di smetterla, da anni va avanti così. Bisognerebbe venire nei nostri appartamenti per sentire il frastuono».

Il Comitato ha chiesto un incontro al sindaco Mattia Missiroli, ma non tira una buona aria. «La situazione è avvilente, lo dico io che amo questo posto più di chiunque altro – non nasconde il promotore della protesta –. Due anni fa mi sono trovato due camionette dell’esercito sotto casa e adesso ci risiamo. Con il precedente primo cittadino non ne siamo venuti a capo».

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