Ciclismo, è morto Graziano Rossi, ex pro cervese

Cervia

Lutto nel mondo del ciclismo romagnolo. Per un malore improvviso è scomparso sabato nella sua Cannuzzo, all’età di 67 anni, Graziano Rossi. Fu professionista dal 1978 al 1981 con le maglie di Magniflex e Famcucine e partecipò per due volte al Giro d’Italia.

I talenti di Cannuzzo

Una persona umile e solare, Graziano Rossi, sempre disponibile con tutti, che lascia un grande vuoto nell’intera comunità di Pisignano e di Cannuzzo, la frazione del comune di Cervia nella quale viveva. Rossi era sempre stato considerato un predestinato delle due ruote fin da ragazzino. Fu messo su una bicicletta dalla famiglia (lo zio Elio Maldini era stato ottimo ciclista negli Anni ’30) e fu “spinto” dall’altro grande talento di Cannuzzo, Lino Grassi, che era stato argento iridato tra i dilettanti nel 1955, anno in cui Graziano nasceva. Parentele e amicizie a parte, Graziano Rossi in bicicletta andava veramente forte e lo dimostrò in tutte le categorie giovanili, distinguendosi come uno degli atleti più competitivi dell’intero panorama nazionale.

Dalla Rinascita al professionismo

Dal 1973 al 1976 corse per la Rinascita Ravenna e con 43 vittorie ottenute è ancora oggi l’atleta in assoluto più vincente del glorioso sodalizio ravennate, che è stato la culla di quasi tutti i professionisti romagnoli (incluso Marco Pantani). Rossi passò professionista nel 1978 con la maglia della Magniflex, ma capì ben presto che quel mondo non era fatto per lui. Lui, che aveva sempre corso con l’obiettivo di vincere, non riusciva a digerire il ruolo perenne del gregario a costante servizio del capitano e senza poter ottenere alcuna soddisfazione personale. Una fastidiosa tendinite nel 1981, quando vestiva la maglia della Famcucine, lo costrinse a prendere l’amara decisione di ritirarsi definitivamente dal ciclismo ad appena 26 anni.

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