Cervia: vietato fumare nei parchi, al mare e vicino alle scuole

Cervia

CERVIA - Scatta il divieto di fumo nei parchi e in spiaggia, mentre parte anche una battaglia contro l’abbandono dei mozziconi per terra. Il sindaco ha infatti firmato una ordinanza, che intende sanare un fenomeno ampiamente diffuso, riscontrato durante i controlli della Polizia municipale. E’ infatti emerso che nei parchi pubblici, soprattutto in prossimità delle aree attrezzate per i giochi dei bambini, «è uso frequente degli adulti fumare anche in presenza dei minori». Ciò accade pure nelle aree sportive, di sgambamento dei cani e antistanti i plessi scolastici, oltre che alle fermate degli autobus ed in spiaggia.

Salvaguardia dei minori

«Il danno da fumo passivo è un cattivo esempio per i minori stessi - recita l’ordinanza -; quindi nell’ottica di una città sostenibile, più vivibile e pulita, a misura di tutti gli abitanti indistintamente ma con particolare attenzione alle fasce protette, deboli o svantaggiate, il Comune è impegnato nella promozione di comportamenti responsabili e consapevoli. Questi ultimi devono essere orientati al bene pubblico della salute, anche in materia ambientale e igienica». La normativa contro il fumo passivo - viene aggiunto -, - «serve per evitare le scelte nocive e scoraggiare il più possibile il fenomeno stesso del fumo. Da lunedì vige quindi Il divieto assoluto di accendere le sigarette in alcuni spazi pubblici». Fra questi vi sono anche le fermate degli autobus, gli spazi antistanti le scuole, i luoghi in cui si praticano gli sport e il tratto di arenile definito come battigia. Nelle restanti parti della spiaggia, essendo comunque vietato l'abbandono dei rifiuti, sarà necessario munirsi di idoneo contenitore per la raccolta dei mozziconi o di altri rifiuti di prodotti dal fumo

No ai mozziconi

Il provvedimento tende inoltre a contrastare l’abbandono indiscriminato dei mozziconi nelle vie, sui marciapiedi, nei parchi, nei giardini pubblici e nelle piazze di tutto il territorio comunale. Le sanzioni, per i trasgressori, vanno da 60 a 300 euro. Intanto il provvedimento verrà trasmesso alla Prefettura, alla Questura, ai Comandi di Polizia Locale, alla Polizia Statale, all'Arma.

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