Cervia, vandali al circolo nautico: "Il frutto dei rave negli stabilimenti balneari"
Attrezzature e arredi divelti, il vandalismo ha colpito il circolo nautico “Amici della vela”, e sotto accusa finisce la movida. «La decisione di permettere agli stabilimenti balneari di organizzare rave party senza servizi adeguati, come ad esempio la vigilanza, sta dando i suoi frutti – denuncia il presidente Sergio Savelli –. Causa il consumo di alcolici da parte dei minorenni, orde di ragazzini ubriachi urinano e defecano ovunque. Le risse si susseguono e c’è il rischio di provocare incidenti con gli operatori turistici delle strutture adiacenti, che subiscono i danni. È questo il turismo che vogliamo?». Le foto postate su facebook mostrano la sede di via Leoncavallo ferita. Violato lo spazio in cui vengono custodite le imbarcazioni e distrutta l’entrata che porta al ristorante. «A parte i danni – aggiunge il presidente –, quello che ci preoccupa è la violazione di domicilio, con una rissa all’interno del circolo da parte di sconosciuti. Per non parlare dei problemi di igiene causati dai loro comportamenti: minzioni e defecazioni fra le barche, dietro le siepi del circolo stesso e del ristorante». «All’indomani di una ennesima domenica di baraonda in spiaggia, mascherata da intrattenimento musicale sul mare, manca solo la prostituzione per fare l’en plein – interviene anche il gruppo consiliare di Romagna cervese –. Eppure fino a pochi anni fa nell’area demaniale era permessa solo l’elioterapia, oggi invece si può fare di tutto. La città è indignata». I consiglieri di opposizione si dicono stupiti di fronte al «non rispetto delle ordinanze e alla mancanza di controlli». Sotto accusa anche le «mega strutture da concerti» che stanno nascendo in spiaggia, pubblicizzate sui social per accogliere migliaia di persone. Le discoteche in riva al mare sono dunque «un fatto compiuto. Il sindaco dice che sono pochi casi circoscritti – attaccano i consiglieri –, ma sono tentativi di coprire una attività di controllo da sempre deficitaria. Si rischia invece che possano prosperare gli imprenditori senza scrupoli e il malaffare». Come se non bastasse la città «mutilata nella viabilità per avere svenduto marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi, oltre che disordinata, maleducata e incivile», ritorna d’attualità anche la raccolta dei rifiuti, il cui servizio viene giudicato «insufficiente».