Cervia, tre anni extra al Parco della Salina per riprendersi dall’alluvione del 2023

Prove tecniche per il rinnovo della convenzione fra il Comune e la società Parco salina. L’accordo è strategico per il futuro dell’area umida, visti i compiti in capo alla società, che si occupa principalmente della produzione del sale. Ora dunque i tempi sono maturi per allungarne il cammino, non senza alcune novità che incideranno sulla futura gestione.

«E’ previsto l’ottenimento in capo alla società - spiega infatti il sindaco Mattia Missiroli -, di un finanziamento creditizio necessario alle operazioni di cassa. Garantirà la continuità occupazionale dell’azienda e il rispetto degli obblighi contrattuali verso i fornitori. La società è a buon punto per centrare questo obiettivo, potendo raggiungere un accordo con un istituto di fiducia. L’allungamento della concessione - aggiunge il primo cittadino - è necessario per ammortizzare gli impegni assunti, nella consapevolezza che a regime quello della salina è un comparto virtuoso in grado di generare valore. La convenzione verrà quindi allungata di 3 anni (dal 2026 in cui scade fino al 2029), per consentire una maggiore verifica annuale circa l’andamento tecnico ed economico dell’esercizio. Una volta messo in sicurezza il comparto - è la previsione -, studieremo un percorso che preveda la costituzione di una nuova governance più articolata, dove ogni soggetto coinvolto trovi una sua collocazione ben precisa. Fra le competenze future vi sarà anche quella del Parco archeologico, ma è prematuro oggi parlare di un coinvolgimento diretto della Parco salina nella sua gestione, anche alla luce dei problemi che l’hanno penalizzata».

Lo stabilimento salifero è stato infatti invaso dalla fiumana, durante l’alluvione del 2023, subendo numerosi danni.

«La Salina ha funzionato come cassa di espansione - prende atto il sindaco -, salvando la città e limitando i disagi per alcune aree. Tale episodio ha però causato una interruzione della produzione dell’oro bianco e della sua vendita, senza possibilità di una ripresa finanziaria. Fin dal nostro insediamento abbiamo quindi lavorato con la Regione per ottenere l’ultima trance dei finanziamenti governativi, ed ora è giunto l’ok per l’arrivo di 1,7 milioni, necessari per il funzionamento della impacchettatrice oltre che per la messa insicurezza dei fabbricati. Gli altri due obiettivi che ci siamo dati sono, come ho detto, un finanziamento creditizio e il prolungamento della concessione».

Quest’ultimo argomento verrà discusso in Consiglio comunale, dove Missiroli auspica «la massima condivisione».

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