Cervia, saline: al lavoro i volontari della Camillone

Cervia

Di nuovo al lavoro i volontari della “Camillone” che stanno preparando la salina artigianale per la stagione 2024.

Circa una ventina di salinari sta procedendo allo smaltimento delle acque che defluiscono verso il mare attraverso il canale emissario.

Innanzitutto occorre riparare e ricostruire gli arginelli, oltre che pulire le vasche dalle alghe e dalle incrostazioni che durante il periodo invernale infestano il bacino.

Viene usato un attrezzo chiamato “gavaro”, che serve per asportare la melma e livellare il fondo. Il “cotice” compatta invece il fondo: si tratta di un rullo di legno molto pesante che viene trainato a mano.

Al via pure il ripristino del canaletto perimetrale di ogni bacino, che viene riempito di acqua. Al sole la concentrazione arriva a 22° baumè, poi si scola e si ripete la cilindratura col cotice. Il fondo del bacino salante diventerà “compatto e consistente, impermeabile, liscio e senza screpolature, pronto per la produzione. Più nero é, più bianco sarà il sale prodotto”. Si spera in un buon risultato, tempo permettendo (molta pioggia rovina il raccolto), calcolando che il bacino può fruttare da 500 a 2.000 quintali ogni campagna salifera. Fondamentale è sempre il lavoro dei volontari del gruppo culturale Civiltà salinara, che si basa sulle braccia perché non esistono macchinari.

A fine stagione 100 quintali di oro bianco verranno imbarcati sulla burchiella per la tradizionale rimessa del sale. Il pubblico assiepato sulle due ali del porto canale ne riceverà un sacchetto facendo una offerta alla associazione. A breve partiranno anche i lavori per abbellire l’area della Camillone, grazie al finanziamento del Fai di circa 38 mila euro.

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