Cervia, la Servimar al Consiglio di Stato per il porto turistico

La Servimar si è rivolta al Consiglio di Stato per annullare il project financing assegnato dal Comune alla Arco marina. La proposta aveva come oggetto gli “Interventi di sviluppo del Porto turistico di Cervia-Milano Marittima e la sua gestione economica finanziaria”, per un ammontare di oltre 10 milioni. Ma la società che gestiva il porto turistico, poi bocciata in sede progettuale e soppiantata dalla stessa Arco, si oppone anche al bando e al disciplinare di gara con cui è stato assegnato l’approdo, oltre che alla «progettazione ed esecuzione dei lavori necessari alla riqualificazione e allo sviluppo del compendio portuale di Cervia-Milano Marittima». Sotto accusa, infine, la «gestione economico-finanziaria tramite finanza di progetto», nonché la determina dirigenziale con cui l’Amministrazione ha approvato i verbali di procedimento.
Il Tar aveva dichiarato nel 2022 inammissibile il ricorso, ma la Servimar ha presentato nel febbraio scorso appello al Consiglio di Stato, e ora il Comune si dovrà nuovamente difendere. Una delibera della Giunta autorizza il sindaco a costituirsi in giudizio, mentre l’avvocato del Comune sarà Roberto Manservisi del Foro di Bologna. Dopo la lunga vertenza con Marina, precedente gestore del porto turistico, ora anche l’esclusa Servimar non demorde. E le carte bollate si moltiplicano. Nel frattempo lo scalo attende il rilancio, con un progetto che ne ridisegna l'accesso e gli spazi operativi.