Cervia, falsa partenza della stagione, Federalberghi: «Ma non è colpa dei prezzi»

Cervia

Gli albergatori cercano un perché, ma la falsa partenza della stagione rimane senza risposta. O forse sono i prezzi a fare la differenza? Pochi turisti fra settimana comunque nonostante la chiusura delle scuole, un mordi e fuggi nei weekend sempre più esasperato, e la consapevolezza che il turismo sta cambiando.

«La partenza è stata una delusione - ammette il presidente di Federalberghi Gianni Casadei -, nonostante i periodi coperti dagli eventi sportivi e dalle manifestazioni siamo andati bene, ma il tutto a discapito dei ricavi perché i prezzi sono intermediari e schiacciati verso il basso. La richiesta della clientela tradizionale è stata un po’ fiacca mente il meteo non è ancora il massimo. Però dobbiamo smettere di trovare delle scuse e capire cosa piace meno della nostra offerta turistica». «Sono sempre ipercritico ma una risposta non riesco a darmela - è però la riflessione -, e mi pare sia piuttosto un problema diffuso. Però restiamo a Cervia, che conosco meglio, e che certo ha dei difetti (ma non più di altre città) da correggere. Le aspettative sulla Giunta che si insedierà a breve sono quindi alte. Nel complesso resta ad ogni modo una delle località turistiche più belle e organizzate che io conosca. Le strutture ricettive rispecchiano pienamente gli standard che sono certificati da una severa commissione di vigilanza, utilizzata solo a Cervia. Certo non mancano i problemi ma direi che sono assolutamente minoritarie le strutture poco qualificate».

Le stelle però non bastano ad aumentare le presenze, nonostante le suite da sogno di cui dispongono alcuni hotel. E’ allora una questione di prezzi? «Il livello dei prezzi relativi alla ospitalità è assolutamente competitivo - non esita il presidente -, se paragonato alla qualità e alla quantità dei servizi offerti. Su questo punto però mi soffermerei perché non sono altrettanto sicuro che il resto del sistema turistico (ristoranti, locali notturni, trasporti e spiaggia solo per fare alcuni esempi) faccia lo stesso sforzo degli albergatori per contenere gli aumenti. In definitiva se la vacanza è diventata dispendiosa non credo che se ne possa attribuire la colpa al sistema alberghiero. Basti guardare le offerte sui portali di riferimento. Detto questo le persone sono in movimento perché le strade risultano piene, ma non si capisce dove vanno, visto che gli indicatori sono in calo più o meno per tutte le destinazioni balneari».

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