Cervia, la proposta: "Un bosco verticale a due passi dal mare"

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Non più usi residenziali ma un bosco verticale al centro di un parco a pochi passi dal mare: questa è la proposta lanciata dall’assessore regionale alla Cultura e al paesaggio, Mauro Felicori, per la colonia Varese di Milano Marittima.

Nodo irrisolto nel tessuto urbano, l’edificio costruito tra il 1937 e il 1938, già negli anni Cinquanta vive l’abbandono e segni del tempo e dell’incuria, senza trovare nei decenni successivi una nuova e convincente destinazione d’uso.

Bosco verticale

Felicori propone un cambio deciso di rotta e dice: «Se noi rinunciassimo a dare nuovi usi abitativi alla Varese - tanto non si troverà mai una compatibilità tra gestione economica e conservazione di beni vincolati - e lasciassimo che la natura prenda possesso di quel che resta degli immobili messi in sicurezza? La già colonia è circondata da ettari di pineta, guardando il mare si godono alcune fra le poche dune residue, la spiaggia è larga e libera; a monte una pineta a perdita d'occhio. Ne nascerebbe un parco pubblico meraviglioso in una costa che non ha bisogno di costruire, quanto piuttosto di qualificazione ambientale». E il pensiero va alla possibilità di un raccordo con la pista ciclopedonale sul lungomare e viale Matteotti.

Percorso pedonale

«Vedere la colonia di proprietà regionale così – prosegue l’assessore – è fonte di disagio per chi ha a cuore il patrimonio, bisogna prendere atto che il necessario compromesso tra fattibilità economica e usi residenziali non funziona. Se non si trovano usi compatibili con la conservazione occorre individuare una seconda via».

Per questo motivo l’assessore regionale Felicori vede nell’enorme scheletro della struttura in cemento la possibilità di ospitare un bosco verticale come quello pensato a Milano da Boeri e pensa a un percorso pedonale con vista mozzafiato sul mare.

Lo studio

«Ci vuole uno studio di ingegneria per capire se la messa in sicurezza ha un costo affrontabile e poi un progetto del verde. Si tratta di un bel sogno che potrebbe però accedere a programmi di qualificazione ambientali finanziabili con risorse europee».

Un bosco verticale su più piani percorribile dentro la pineta, a pochi passi dalle dune e dalla spiaggia libera.

«Cambiamo il punto di vista, la Riviera ha bisogno di più verde e non di nuove costruzioni – sottolinea ancora –. Ho parlato della questione con il sindaco Medri che si è appassionato al tema e ho informato l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini e il collega al patrimonio Paolo Calvano. Quando non si riesce a risolvere il problema conviene uscire dall’idea immobiliarista, arrendersi all’evidenza e cambiare. Vediamo che reazione suscita la mia proposta».

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