Saltano i concerti per Covid. Biglietti non rimborsati: proteste

Doveva essere l’estate della definitiva ripartenza. Quella che… il Covid non ci fa più paura. Anche perché il sole del 2021 aveva dimostrato di poter mettere alla porta questo maledetto virus. Quel timido ritorno alla vita di dodici mesi fa, oggi, doveva esplodere in tutta la sua gioia. E, invece, non si era fatto i conti con Omicron 5, l’ennesima variabile del Coronavirus che, nelle ultime settimane, ha visto schizzare di nuovo alle stelle contagi e ricoveri.

Una variante, dicono gli esperti, cinque volte più contagiosa della prima e, seppur la situazione non sia quella di due anni fa, tanti riminesi si ritrovano con febbre, ossa rotte e costretti in casa. Naturalmente questo innalzamento dei numeri ha alimentato il fuoco delle polemiche. Oggi, in tanti, per esempio, si chiedono se sia giusto o meno continuare a dare l’opportunità di ritrovarsi in centinaia e migliaia per un evento come può essere un concerto. Quando poi è l’artista a stare male, le polemiche raddoppiano.

È il caso degli spettacoli di Elisa e del duo Francesco De Gregori-Antonello Venditti che si dovevano tenere all’Arena di Cattolica questa sera e domani sera. Ma la positività della cantante di Brescia e del Principe romano hanno costretto l’organizzazione, affidata alla riminese Pulp Concerti, e all’entourage degli artisti, a trovare un’altra data che, per Elisa, è stata fissata in venerdì 19 agosto, mentre per il duo romano è stabilita per ora al 17 agosto.

A scatenare le polemiche è un messaggio arrivato ai possessori dei biglietti da parte di TicketOne dove si dice che “i biglietti già acquistati restano validi esclusivamente per la nuova data indicata e con questi potrà accedere all’evento. Per questo posticipo, l’organizzatore (la Pulp Concerti, ndr) non prevede la possibilità di rimborso”.

Tradotto, o sei disponibile per la nuova data, o trovi il modo di venderli, oppure ci rimetti quei 40/50 euro. Una vicenda non nuova in Italia dove già scoppiarono polemiche quando Paul McCartney decise di annullare il tour ma gli organizzatori non rimborsavano. Lui si impose e i biglietti venduti vennero rimborsati. In effetti il contratto che si stipula per un biglietto prevede il rimborso solo in caso di annullamento. Basta posticipare la data e, oplà, il gioco è fatto. Peraltro gli organizzatori nazionali dei tour in questione (Friend&Partners) e locali (Pulp di Sintucci), sono molto seri. Vedremo come andrà a finire.

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