Cattolica. Il giallo dei finestrini spaccati, telecamere al vaglio dell’Arma
Andare a riprendere la propria auto dopo averla lasciata in perfette condizioni e ritrovarsela con il vetro fracassato. È quanto accaduto, lunedì mattina, ad una cattolichina. Quando la donna ha raggiunto il proprio autoveicolo, parcheggiato in via Quasimodo, nella zona Macanno, ha fatto l’amara scoperta: il finestrino al lato del guidatore era in frantumi. Ma l’episodio denunciato dalla signora è solo l’ultimo di una serie accaduta recentemente a Cattolica. Da alcuni giorni, infatti, i cittadini segnalano danneggiamenti alle proprie auto e, in particolare, la rottura dei finestrini. Si tratta, probabilmente, di atti di vandalismo. Alcuni residenti, infatti, riportano che alla rottura del vetro non è seguito il furto di alcun oggetto dal mezzo.
Non è chiaro quanti siano stati gli atti di vandalismo, ma i casi segnalati sono almeno una decina, talvolta anche nella stessa zona. In precedenza un’altra cattolichina aveva segnalato la rottura del finestrino anteriore, questa volta lato passeggero, della sua fiat 500. Anche in questo caso la donna ha scoperto il danno una volta tornata alla sua auto, parcheggiata in pieno centro a Cattolica. Vetri delle auto in frantumi sono stati segnalati anche in via Ravenna, via Cantore e nei pressi della scuola Carpignola.
L’accaduto è attenzionato dalle forze dell’ordine: «È importante che ogni episodio venga segnalato non solo sui social, ma soprattutto alle forze dell’ordine. Invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a rivolgersi ai carabinieri della nostra tenenza - interviene l’Assessora alla sicurezza Claudia Gabellini -. I militari stanno conducendo le indagini e noi stiamo collaborando con ogni mezzo, sia fornendo il supporto della nostra polizia locale che mettendo a disposizione le immagini girate dalle telecamere sulla città. Siamo in continuo contatto con i carabinieri e in queste ore l’attenzione è ancora più alta del solito. Chi dovesse aver notato movimenti strani o sospetti è pregato di comunicarlo alle forze dell’ordine».