Fratta Terme, Grand Hotel della Fratta, asta deserta: “Ma ci sono interessati”

Fumata nera per l’acquisto del Grand Hotel della Fratta, andato all’asta per 3 milioni e 500mila euro. La struttura, chiusa dal giorno dell’alluvione a causa degli ingenti danni subiti, si trovava già in difficoltà economica da tempo, tanto che era stato dimezzato il numero dei lavoratori impiegati. «L’asta andata deserta è solo la seconda ed è la prima dopo l’alluvione, che ha causato danni, quantificati dai periti nominati dal tribunale, per oltre 1 milione e 500mila euro - afferma la sindaca, Gessica Allegni -. Era quindi prevedibile che non ci fossero in questo momento manifestazioni concrete da parte di possibili acquirenti. Sono già previste altre due aste tra inizio anno e giugno. Nel frattempo la procedura sta verificando, come richiesto più volte dal Comune, la possibilità di attribuire al futuro acquirente le risorse che arriveranno per la ricostruzione post alluvione, il che incentiverebbe sicuramente la presentazione di proposte da parte di privati». Andando a ritroso, ad agosto il giudice ha dato lo sfratto ad Allegroitalia, gestore dello stabilimento termale in attesa della vendita della struttura di Fratta all’asta. La gestione, infatti, era anche inadempiente sia dell’ultimo stipendio nei confronti dei lavoratori, sia dell’affitto del complesso termale. Dopo l’alluvione, ancora prima della sentenza, per i dipendenti erano stati attivati gli ammortizzatori sociali fino alla fine dell’anno.

«Come Comune ci siamo mossi al fianco dei sindacati per far passare nel comitato dei creditori la proposta di proroga della cassa integrazione per i 19 dipendenti del ramo d’azienda (che era in scadenza a fine anno, ndr), questo sia a loro tutela che per il valore aggiunto che le competenze di queste maestranze aggiungono alla struttura - conclude Allegni -. Stiamo inoltre interloquendo con soggetti potenzialmente interessati e auspichiamo che già dalla prossima asta possano esserci delle proposte».

Insomma, la speranza è riposta nelle prossime aste che vedranno ribassato il prezzo di acquisto dello stabilimento termale. Da mesi la partita si gioca sul tavolo delle contrattazioni visto che il comitato creditori si è pronunciato contrario ai licenziamenti dei dipendenti, tanto che le organizzazioni sindacali, una volta uscita la nuova legge di Stabilità, cercheranno di prorogare la cassa integrazione.

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