Il raid ultras di sabato sera a Bellaria Monte, il sindaco: “La fede sportiva non contempla l’odio”
Dopo il raid ultras di sabato sera nel circolo Acli di Bellaria Monte, abitualmente frequentato da tifosi del Cesena, arriva la netta presa di posizione del sindaco di Bellaria Filippo Giorgetti: “La mia è una condanna senza se e senza ma, senza attenuanti. Quanto avvenuto è ancor più grave nella misura in cui, pur nel rispetto delle verifiche in atto, pare evidente siano coinvolti ragazzi giovanissimi e mossi da motivi inaccettabili: perché non è di sport che parliamo, e nemmeno di tifo. Lo sport non è questo: è confronto, crescita, incontro, sfida con se stessi e con i propri limiti, è competizione leale con l’avversario. E’ sudore e a volte lacrime, sul filo sottile che separa una vittoria da una sconfitta. La fede sportiva non contempla il suo contrario, ossia l’odio, e la nostra è e vuole essere una comunità in cui non c’è e mai ci saranno tolleranza o indulgenza verso episodi come questo. Aggiungo che i nostri sistemi di targa system e videosorveglianza sono già stati messi a disposizione delle indagini per rintracciare i responsabili”. Il sindaco Giorgetti, che è molto legato al mondo del calcio essendo stato in passato un arbitro Aia (ha chiuso la sua carriera in Serie C nella stagione 2011-2012), ha inoltre espresso la sua piena solidarietà ai gestori.
Le indagini sono concentrate nel mondo della tifoseria del Rimini.
Il presidente dell’Asd Bellaria Monte: “Confidiamo nelle forze dell’ordine”
Così Maurizio Funghetti, presidente dell’Asd Bellaria monte: “Confidiamo nelle indagini delle forze dell’ordine per individuare i colpevoli di un atto di violenza gratuita che ha danneggiato i locali della nostra Asd sportiva e spaventato le persone punto di ritrovo di molti giovani del quartiere... abbiamo ripristinato i luoghi per continuare la regolare attività sportiva”.