Bellaria, ruggine e tracce di pelle negli strumenti: sospesa per sei mesi l’attività di un’estetista
Non sterilizzava gli strumenti per la manicure, sospesa l’attività di un’estetista. Il Comune di Bellaria Igea Marina le ha assegnato un termine per regolarizzare il centro estetico.
Ordinanza quantomeno insolita per una imprenditrice di Bellaria Igea Marina. Il provvedimento punta il dito sui ferri del mestiere, vale a dire quegli apparecchi elettromeccanici utilizzati per realizzare manicure e pedicure, ma che non assicurerebbero più, per le ignare clienti, le necessarie misure igieniche. Da qui, seguendo il regolamento che disciplina il lavoro di estetista, è scattata la “sospensione e revoca dell’autorizzazione”. Non seguire i protocolli sanitari di rito potrebbe infatti comportare l’insorgere di infezioni sino a contrarre l’epatite C.
La vicenda
Il centro estetico nel mirino, ha alzato la saracinesca una decina di anni fa per poi ingranare senza intoppi finché, nel novembre 2024, un controllo di routine ha rilevato svariate irregolarità. Si è riscontrato, in sostanza, che gli attrezzi (non monouso) pronti per l’impiego risultavano riposti all’interno di buste aperte e non sigillate, senza riportare la data del trattamento di sterilizzazione.
All’interno delle buste c’erano delle attrezzature coperte da macchie di ruggine e sono stati anche identificati dei residui che si suppone di pelle della clientela. Tutte problematiche poi confermate dall’esito di un sopralluogo successivo effettuato a gennaio dal Dipartimento di Sanità pubblica (Unità operativa igiene e sanità pubblica) del servizio sanitario regionale. E alla luce dei problemi riscontrati si è deciso di procedere alla “sospensione temporanea dell’attività di manicure e pedicure nel centro estetico”.
Ultima chance
Già nel precedente sopralluogo era stata chiarita la necessità di dotare il centro estetico di uno strumento per la corretta sterilizzazione degli strumenti non monouso (dedicati a manicure e pedicure) e che assicuri anche le necessarie prove di controllo dell’efficacia del processo di sterilizzazione. Considerando i rischi per la salute delle clienti, il Comune ha stabilito la sospensione temporanea dell’attività fino a che non verranno rispettati i requisiti igienico - sanitari. Per rimettersi a regime, la titolare avrà tempo sei mesi dalla notifica del provvedimento.