Bellaria. Open day al nuovo Alberghiero

Bellaria, al via due lezioni online ed un incontro dal vivo, ma anche open day virtuali a richiesta delle scuole medie, per conoscere a 360 gradi la nuova sede dell’Istituto alberghiero Malatesta.
Se la scelta delle superiori è banco di prova per il futuro, da settembre i giovani belligeani avranno una freccia in più al loro arco per centrare il biennio d’istruzione secondaria. Nel prossimo anno scolastico aprirà infatti i battenti al Palacongressi di Bellaria una sezione distaccata dell’Istituto Alberghiero Malatesta con 5 aule da 50 metri quadri l’una, oltre a laboratori e cucina con tanto di biblioteca. Nel frattempo per avere un assaggio di materie e docenti, basterà collegarsi l’11 gennaio, seguendo inglese, spagnolo e francese, nonché il 13 per matematica, Tic (“comunicare con le Tecnologie”) e scienze degli alimenti, sempre dalle 14,30 alle 15,30 (prenotarsi al https://bit.ly/malatesta_orienta). Intanto sul risultato raggiunto non cela il suo entusiasmo il sindaco Filippo Giorgetti.
«Era uno dei grandi sogni che avevamo a inizio amministrazione», ricorda evidenziando il primo step attuato «mettendo in campo, nonostante i colpi della pandemia, valutazioni ed analisi degli studenti». Da qui l’idea di innestare a «nord della provincia, su un tessuto economico-culturale fertile e dalla forte vocazione turistica, un distaccamento del Malatesta, scuola di grande storia – rileva – ma in cerca di nuovi numeri e spazi». Il messaggio per i «nostri ragazzi - sottolinea - era che la città non esaurisce la sua proposta alla terza media ma li accompagna oltre, continuando ad aver cura di loro». Perché, fermo restando che sia un «bene contare sull’offerta formativa dei comuni limitrofi, - riconosce - è altrettanto importante dar risposta a tali esigenze anche nel proprio territorio, divenendo polo attrattivo per i giovani dell’entroterra». Per ora si parte col biennio al piano superiore del Palacongressi, «ben attrezzato anche sul fronte cucina, con aule di 50 metri quadri da 27 alunni per classe», conclude dati alla mano.