A Bellaria matrimonio nella chiesa allagata: due ragazzi fanno i tuffi come in piscina

Il maltempo non ferma i fiori d’arancio. In meno di 24 ore, sabato scorso, sono caduti 124 millimetri di pioggia a Bellaria Igea Marina. Un numero tutt’altro che trascurabile visto che a ottobre se ne attendevano 90 ma distribuiti su 31 giorni. Nonostante le premesse, ieri i sottopassi erano già percorribili come tutte le strade della città. In mattinata per i vigili del fuoco restavano solo una dozzina di casi sospesi fra garage e cantine allagate avendo dato la precedenza all’evacuazione di tre famiglie. Fiato sospeso anche per la bravata di due minorenni che, indossati costume e scarpette da scoglio, si sono tuffati nell’anfiteatro di via Ennio, del tutto sommerso. Nel frattempo, per dirla come gli antichi romani, l’amore vinceva su tutto e nella chiesa del Sacro Cuore allagata don Giorgio celebrava «in stivali di gomma» le nozze tra Paolo Stacchini e Yoana Castro Cubas Rodriguez circondati dai figli Samuele e Chiara e dagli invitati, «tutti con i piedi a mollo». Una cerimonia senza precedenti, almeno a memoria dei più anziani, confidando nel detto “Sposa bagnata, sposa fortunata”.

Valmarecchia

Rispetto alla città di Panzini, la Valmarecchia è stata risparmiata dall’inasprirsi del fronte temporalesco come confermano gli amministratori. A Ponte Verucchio, ad esempio, era già risolto nel pomeriggio di sabato lo smottamento che aveva interessato sia il ponte sopraelevato che la statale Marecchia sottostante, «limitata al senso unico alternato per qualche ora». Ritmo serrato anche in altre zone per la rimozione della fanghiglia precipitata in strada dai campi. Ulteriori smottamenti si sono consumati, quasi in contemporanea, tra le vie Budrio e Borgo mentre una discreta quantità di ghiaia si riversava sulla Marecchiese a causa del dilavamento dei terreni appena arati e che si sviluppano in pendenza. Disagi limitati, invece, per Sant’Agata Feltria «dove il maltempo non ha frenato la Fiera del tartufo e è stata chiusa a tempo record la voragine che si era spalancata in località Volpaio». Quanto a Montecopiolo, si è registrata qualche frana «in corrispondenza delle strade provinciali mentre alcune vie di campagna sono off limits». È andata meglio a Talamello interessata «solo da un intasamento presto risolto in località Campiano». A Novafeltria la conta dei danni annovera solo il parziale crollo di un muro «peraltro già ripristinato» che costeggia la carreggiata a Sartiano. Nessuna criticità invece per San Leo mentre, dopo alcuni smottamenti, la guardia resta alta a Pennabilli perché come ha insegnato l’alluvione del 2023 «nuove frane potrebbero esplodere, una volta asciugati i terreni». Strade invase da pietrisco e fango in varie frazioni di Casteldelci dove la ditta che lavora al metanodotto «non ha provveduto al ripristino di sua competenza». Motivo per cui l’amministrazione si dice pronta «a prendere gli opportuni provvedimenti».

Sulla costa

Piante e rami crollati sia a Rimini nelle vie Covignano e Castellaccio che a Riccione sui cavi del filobus.

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