Bagnacavallo, il ministro nella risposta sui fondi ha... sbagliato alluvione. Il sindaco: “Parole inesatte e fuorvianti”

“Stanziati 7 milioni per Bagnacavallo, ma nessuno li ha chiesti”. In questo modo, martedì 11 marzo, durante il question time in Parlamento, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha risposto all’onorevole Rosaria Tassinari sul tema dei finanziamenti stanziati a favore del Comune di Bagnacavallo per far fronte agli eventi alluvionali.
«Sono amareggiato – commenta il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni – dalla risposta data da un Ministro della Repubblica, una risposta parziale, inesatta e fuorviante che finisce per distorcere la realtà, nascondendo la totale assenza del suo Ministero e del Governo sull’alluvione che ha duramente colpito il nostro Comune il 19 settembre 2024 e che è stata alla ribalta della cronaca nazionale per molto tempo. Non è mia intenzione, né nel mio stile, fare polemiche – prosegue il sindaco – ma voglio precisare che il Comune di Bagnacavallo, che rappresento, ha sempre seguito le procedure istituzionali, anche in occasione dei drammatici eventi alluvionali. Ora è giusto fare chiarezza. Per l’emergenza 2024, che ha interessato le frazioni di Boncellino, Traversara e Villanova, devastando parte di Traversara, abbiamo inviato al Governo, all’attenzione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sei comunicazioni ufficiali (cinque via Pec e una consegnata a mano), chiedendo la nomina di un commissario alla ricostruzione, la sospensione di tasse e bollette e un dialogo per trovare una soluzione condivisa almeno sulle situazioni più critiche. Non abbiamo ricevuto risposta.
I 7 milioni e 187 mila euro stanziati, a cui fa riferimento il ministro Musumeci (che in realtà sono 9 milioni e 187 mila euro), si riferiscono agli eventi alluvionali del 2023 e sono stati destinati alla gestione dell’emergenza, al ripristino delle infrastrutture e all’assistenza alla popolazione.»
Le risorse stanziate risultano infatti tutte impegnate e corrispondono ad affidamenti già in essere: in parte si tratta di lavori già conclusi, in altri di progettazioni ancora in corso e per una restante parte a lavori affidati ma non ancora conclusi.
«Si tratta quindi – riprende Giacomoni – di fondi impegnati, non liberi, ma richiesti e già assegnati. Rinnovo l’invito al Governo a venire nel nostro territorio per vedere qual è la situazione e raccontare ai miei concittadini come intendono dare loro risposte.»
Analizzando nel dettaglio la situazione fondi per l’alluvione 2023 (i numeri a cui faceva riferimento il ministro Musumeci nel suo intervento), emerge che il Comune di Bagnacavallo ha richiesto circa 16 milioni e 682 mila euro: di questi, ad oggi, ne sono stati concessi 9 milioni e 187 mila euro, mentre i restanti 7 milioni e 494 mila euro non sono mai stati finanziati.
Con i fondi stanziati, il Comune ha già concluso lavori per 1 milione e 220 mila euro, altri 2 milioni di euro sono attualmente in fase di realizzazione, mentre i restanti 5 milioni e 700 mila euro sono in capo alla struttura commissariale per opere in fase di progettazione (la cui gestione e la cui realizzazione non sono quindi in capo al Comune di Bagnacavallo).
Relativamente invece all’alluvione 2024, il Comune ha ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna contributi per circa 300 mila euro a copertura di tutte le spese sostenute per le opere di somma urgenza e l’assistenza alla popolazione.
«Da mesi – conclude il sindaco – siamo in attesa della nomina del Commissario straordinario per l’alluvione 2024, figura necessaria per l’erogazione dei rimborsi ai privati e delle risorse per la ricostruzione dei territori alluvionati. Abbiamo chiesto alla consigliera regionale del nostro territorio Eleonora Proni di fare un’interrogazione in Regione sulla questione.»