Bagnacavallo, Alessia a 21 anni è pasticciera a Parigi nello storico ristorante Drouant: “I giovani sono considerati un valore aggiunto”

Bagnacavallo
  • 25 luglio 2024

Durante l’estate sono molti i “bagnacavallesi nel mondo” che rientrano per le vacanze nel loro paese di origine. Venerdì scorso è stata ospite in Municipio Alessia Aiello, ventunenne bagnacavallese che risiede ormai da due anni a Parigi, è stata accolta dal sindaco Matteo Giacomoni e dalla vicesindaca e assessora ai Gemellaggi Caterina Corzani. Erano inoltre presenti i genitori di Alessia e Gabriella Foschini e Patrizia Betti per l’associazione Amici di Neresheim, che ha ideato questo progetto per mantenere i contatti con le cittadine e i cittadini di Bagnacavallo che vivono all’estero per motivi professionali, di studio o personali.

Alessia ha raccontato della sua esperienza parigina, partita subito dopo la maturità grazie al progetto di alcuni ragazzi del territorio di aprire un locale a Parigi, ha poi cambiato lavoro e ora è pasticciera nello storico ristorante Drouant del quartiere dell’Opéra.

Alessia si è diplomata all’istituto alberghiero di Cervia, dove ha seguito l’indirizzo di cucina, mantenendo sempre uno spiccato interesse per la pasticceria. Dopo alcune esperienze lavorative in Italia, che l’hanno vista impegnata presso alcuni ristoranti durante la stagione estiva, ha deciso di spostarsi all’estero per avere ulteriori stimoli e apprendere cose nuove.

Del suo lavoro a Parigi apprezza la precisa organizzazione e il rispetto per i lavoratori e i loro diritti. «In un ambiente come il mio – ha sottolineato Alessia – si è soliti vedere un sovrasfruttamento del personale con orari che vanno oltre al contratto, in Francia questo non l’ho visto, anzi ho riscontrato un rispetto dell’orario e del tempo libero addirittura sorprendenti. I giovani sono poi considerati come un valore aggiunto e al pari di persone con più anzianità di servizio, senza ostruzionismo nello sviluppo lavorativo delle persone, ma anzi agevolandolo».

«Parigi è una città bellissima – ha raccontato ancora – fai due passi sotto casa e c’è sempre qualcosa di bello da vedere, anche se è stato un po’ difficile all’inizio entrare nel meccanismo e capire come funzionano le cose perché è un sistema un po’ complicato. Di Parigi mi piace tanto la multiculturalità, ci sono tante opportunità per confrontarsi tra diverse culture e tra i percorsi con altre persone della propria nazionalità. In un futuro prossimo mi vedo ancora a Parigi, ma sto valutando varie opzioni, per ora sento di dover ancora imparare nel mio attuale posto di lavoro, quando sentirò di avere appreso abbastanza probabilmente cercherò qualcosa di diverso. Ho voglia di fare tante cose ma non si riescono a fare tutte assieme...»

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