Alluvione, Tassinari interroga il ministro su Traversara e l’argine «molto debole» del Lamone

Bagnacavallo
  • 22 ottobre 2024

BAGNACAVALLO. «Ieri ho presentato una interrogazione al ministro Musumeci su un caso specifico riguardante Traversara, frazione del comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, dove il 4 ottobre il fiume Lamone ha aperto una falla nello stesso punto in cui si era verificata la rottura dell’argine lo scorso 19 settembre, allagando di nuovo la suddetta località. L’argine, in corso di sistemazione, era molto debole per poter reggere una nuova piena e durante il passaggio di questa si è generata una infiltrazione nella sponda arginale e l’acqua ha progressivamente raggiunto terreni, strade e abitazioni vicine». Lo dichiara in una nota la deputata e presidente del coordinamento di Forza Italia per l’Emilia-Romagna Rosaria Tassinari. «Tale situazione è stata oggetto di sopralluogo da parte del sostituto procuratore Francesco Coco, un atto dovuto connesso alle indagini in corso per l’alluvione di settembre mentre i tecnici del Comune, la Protezione Civile e il Consorzio di Bonifica stanno monitorando la situazione. La cittadinanza locale - continua l’esponente azzurra - ci segnala inoltre che permangono ulteriori rilevanti fattori di rischio, in particolare la presenza di alberi che frenano il flusso dell’acqua bloccando i detriti, anche quelli già presenti e ancora non rimossi dal mese scorso nell’alveo del Lamone, che rappresentano un ulteriore ostacolo al deflusso dell’acqua. Il Comune, purtroppo, si è dichiarato incompetente alla rimozione dei detriti, chiedo quindi al ministro Musumeci, se non ritenga opportuno che la Protezione civile intervenga. Anche con l’ultima ondata di maltempo, l’Emilia-Romagna ha subito dei gravi danni, con un giovane che ha perso la vita, la popolazione costretta ad abbandonare le case e con ingenti danni per le aziende e le attività commerciali e agricole. Non possiamo più permettere che il territorio rimanga senza risposte, soprattutto dagli amministratori locali, nonostante gli ingenti stanziamenti del governo per recuperare i danni provocati dal maltempo».

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