I natanti potranno andare in Croazia e altri paesi della Ue. Emendamento al DDL Made in Italy
ROMA. Anche con i natanti sarà possibile recarsi in Croazia, Slovenia, Grecia o altri paesi della Ue. La Commissione Attività produttive della Camera, presieduta da Luigi Gusmeroli,ha votato oggi un ulteriore emendamento al DDL “Made in Italy” a favore del settore del diporto, in particolare della piccola nautica, frutto dell’iniziativa del Ministro Adolfo Urso (MIMIT), del Viceministro Edoardo Rixi (MIT) e della Vicepresidente della Commissione, On. Ilaria Cavo (Noi Moderati), oltre che dei due relatori, lo stesso Gusmeroli (Lega) e l’On. Silvio Giovine (FdI).
Al fine di sostenere il mercato dei “natanti” (scafi minori di 10 metri per i quali non è prevista l’immatricolazione obbligatoria), viene definita la documentazione che li abiliterà alla navigazione nelle acque territoriali di altri Paesi UE. In particolare Croazia, Slovenia, Grecia e non solo, che dalla prossima estate sarebbero state precluse ai “non targati”, ai quali sarebbe stata richiesta l’immatricolazione con tutti gli oneri che questa comporta.
Sarà invece l’attestazione dei dati tecnici dell’unità (DCI – Dichiarazione di Costruzione o Importazione), unitamente a una dichiarazione di possesso del proprietario autenticata dagli Sportelli telematici dell’automobilista (STA), a poter essere presentata alle autorità degli altri Stati UE al fine di attestare il possesso, la nazionalità e le caratteristiche della stessa.
C’è un ulteriore duplice vantaggio. La misura dissuaderà l’alternativa dell’immatricolazione presso quei Paesi con il conseguente versamento dell’IVA presso di loro, e le somme derivanti dal pagamento dei diritti di rilascio sono inoltre assegnate al funzionamento del Registro telematico delle unità da diporto, in particolare dell’Ufficio di Conservatoria Centrale (UCON), contribuendone così all’efficientamento.
Una seconda norma risolve invece il problema ai possessori di “natanti” che volontariamente intendono immatricolarli sotto bandiera italiana, ma hanno smarrito o non hanno un titolo di proprietà. Adesso potranno produrre una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, sempre con sottoscrizione autenticata dagli Sportelli telematici dell’automobilista (STA), con la quale attestare che il natante da diporto è di loro esclusiva proprietà, indicando data e luogo di acquisto e il venditore.
La Commissione Attività produttive della Camera aveva già votato la scorsa settimana l’emendamento che istituisce un fondo per la rottamazione dei motori nautici per l’acquisto di propulsori elettrici, che si aggiunge alla previsione - già contenuta nel disegno di legge “Made in Italy”- di ridurre a 7 giorni il tempo per il rilascio delle licenze di navigazione delle unità nuove di prima immatricolazione.
“commenta il Presidente di Confindustria Nautica, -. “
Dopo la visita del Presidente Meloni al Salone Nautico Internazionale di Genova dello scorso settembre, nei giorni scorsi Confindustria Nautica ha incontrato il Vice Premier, Matteo Salvini, il Ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il Vice Ministro dell’Economia, Maurizio Leo, il Vice Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi.