Da Ravenna i motori elettrici marini del futuro

RAVENNA. È possibile sostituire i motori marini a benzina o a gasolio con i motori elettrici? E’ possibile avere barche con impianti silenziosi, senza vibrazioni allo scafo, economici nei consumi, più attenti all’ambiente e con una manutenzione quasi nulla? Alla Mitek di Ravenna, presente al Salone Nautico di Venezia, hanno già dato una risposta ed è positiva. L’azienda fondata da Alfonso Peduto (ex Quick e appassionato velista) produce motori entrobordo e fuoribordo elettrici e il mercato sembra apprezzare. «Quest’anno», spiega Silvia Peduto, figlia di Alfonso e direttore commerciale, «nei primi sei mesi abbiamo fatturato il volume dell’intero 2022. Siamo pieni di ordini e stiamo cercando personale perché c’è molta richiesta specie da quando ci siamo aperti alle fiere internazionali».
I clienti
Chi utilizza i motori prodotti a Ravenna? «I nostri principali clienti», spiega Silvia Peduto, «sono cantieri di barche a motore dai 4 ai 10mt, noleggi o charter a vela che fanno uscite giornaliere. Spesso si tratta di barche utilizzate a uso turistico o anche per rilevazioni ambientali (col motore elettrico si può entrare in molte aree marine protette). Ma i nostri prodotti vengono utilizzati anche per le barche da lavoro e nel settore della pesca. Inizialmente i nostri motori entrobordo venivano installati a bordo di barche concepite per i motori endotermici, ma adesso sta cambiando il mercato e trovano posto in progetti già predisposti per essere 100% elettrici». L’uso e il funzionamento sono semplici. Inoltre una app collegata al sistema mostra i dati relativi al funzionamento del motore e delle batterie per tenere tutto monitorato. Dire che il motore elettrico marino conviene sempre e di più dei vecchi motori endotermici è comunque sbagliato. Ci sono diversi fattori da considerare oltre quello economico ma il principale problema resta quello legato all’autonomia. Se pensiamo per esempio ad una traversata dalla Romagna alla Croazia, le 70-80 miglia minime di navigazione richiederebbero un quantitativo di batterie che al momento scoraggiano un uso di questo tipo, a meno che non si disponga di un quantitativo tale di pannelli fotovoltaici capace di sostenere le richieste di energia (forse con la superficie disponibile su un catamarano). Ma la soluzione principale a questo problema è l’uso di soluzioni ibride. Tra i vantaggi del motore elettrico ci sono infatti le dimensioni e i pesi contenuti. «Il nostro entrobordo da 115 cavalli pesa solo 69 chili e ha un diametro di 26 centimetri. Sono motori potenti ma compatti e possono trovare facilmente posto accanto al motore endotermico, creando così un sistema ibrido di propulsione. Noi stessi provvediamo a realizzare questa integrazione, attraverso le applicazione meccaniche necessarie. Non solo, a Venezia, insieme a Boni Motori Marini di Cesenatico, presentiamo un motore ibrido creato apposta, che consente di massimizzare i vantaggi dei due sistemi». Ma c’è anche chi fa una scelta ambientale estrema. «In Sardegna c’è Ichnusa, una barca a vela che fa charter, lunga 16 metri e mezzo, che come propulsione usa semplicemente un nostro motore da soli 30 kW».L’idea per i tender
Motori entrobordo, motori fuoribordo, accessori... Mitek nel periodo del Covid ha anche sviluppato una novità brevettata che riguarda il mondo dei tender. «Si tratta di Revolve», spiega Peduto. «In pratica un motore entrofuoribordo 100% elettrico e capace di ruotare sul proprio asse, annullando i suoi ingombri. Grazie a Revolve viene meno l’esigenza di sollevare ed installare i motori fuoribordo dalla barca al tender ad ogni utilizzo. Con un semplice pulsante si aziona e si spegne, rendendo incredibilmente più semplice stivare il tender a bordo». L’alluvione che ha colpito la Romagna ha risparmiato la sede dell’azienda ma non le abitazioni dei suoi lavoratori. «La maggior parte dei nostri dipendenti ha avuto dei problemi a casa», spiega Silvia Peduto. «Arriveremo a Venezia impreparati ma ci saremo al massimo delle attuali possibilità. Questo di certo non è un momento felice e anche noi come tanti, nel fine settimana, siamo andati e torneremo a spalare e a dare una mano a chi ne ha bisogno».


