Venturini Baldini alla riscoperta del vitigno Malbo Gentile
Da tempo la cantina Venturini Baldini stava lavorando attorno alla riscoperta e soprattutto all’esaltazione di un vitigno tra i “dimenticati” della tradizione emiliano-romagnola. Almeno per quanto riguarda la sua vinificazione in purezza. È sì, perché il Malbo Gentile, per quanto sia spesso associato al fastidioso concetto di uva “da quantità”, è invece capace di esprimere sfumature del tutto peculiari e niente affatto banali. Dopo tanto impegno, Venturini Baldini sembra aver trovato la strada giusta per un’interpretazione di carattere con il suo Colli di Scandiano e di Canossa, Malbo Gentile dop, facente parte della ormai rinomata linea Ters dell’azienda di Reggio Emilia. Prodotto con uve che riposano a 240 metri di altitudine su un terreno argilloso e tendenzialmente calcareo, la bottiglia nasce da una prima macerazione delle uve di trenta giorni, seguito da 18 mesi di affinamento in tonneaux di rovere. Dal colore rosso rubino, al naso emergono frutti rossi e toni speziati. In bocca è morbido, fresco ed equilibrato. Le sue due vere anime sono però rappresentate dalla passione di Julia Prestia, titolare della cantina, e dall’esperienza dell’enologo aziendale, il celebre Riccardo Cotarella.