Rimini, turismo, gli operatori: "Le lamentele? Un autogol"

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«Comprensibile l’esternazione del sindaco. Comprensibile e condivisibile. Le lamentele non aiutano a crescere, ma, anzi, demoralizzano e creano negatività». E’ un coro unanime quello che si alza dal territorio. Una voce che unisce tutte le categorie economiche: albergatori, commercianti, artigiani. In un’unità d’intenti poche volte riscontrata prima. Con l’obiettivo di far quadrato contro un’abitudine, quasi innata in alcuni, di recriminare appena qualcosa non va per il verso giusto o non centra il numero di presenze turistiche preventivate ad inizio stagione.

Turisti fuori dagli hotel

Sottolinea Patrizia Rinaldis, presidente dell’Associazione albergatori riminesi: «Sadegholvaad ha ragione ad irritarsi davanti alle lagnanze pubbliche di qualche operatore turistico. La maggioranza degli albergatori è cosciente che in questi anni, grazie a scelte strategiche azzeccate dall’amministrazione comunale, il centro storico e la zona mare sono cresciuti, hanno cambiato volto, e sono diventati un’attrazione turistica per migliaia e migliaia di vacanzieri». Osserva Rinaldis: «Ed è quello che apprezzano i turisti. E che li tiene costantemente fuori dagli hotel, tra mare, spiaggia e sole, ma anche in giro a fare escursioni, rapiti dalla bellezza dei nostri borghi della Valmarecchia e della Valconca. Che noi, come albergatori, non smetteremo mai di promozionare».

Regolamentare Airbnb

Aggiunge il collega Alessandro Giorgetti, presidente regionale Federalberghi: «Quando esterniamo dati e cifre è perché sappiamo di cosa parliamo, come 1,5 milioni di euro i danni provocati alla Riviera romagnola dalle disdette di giugno, secondo Federalberghi. E se chiediamo aiuti al governo (il riferimento è alla sospensione per un anno del pagamento delle bollette e delle rate dei mutui, ndr) è perché la situazione ci preoccupa. Piuttosto, le amministrazioni comunali comincino ad intervenire sugli Airbnb: non è possibile che questo settore, che a fine estate fattura cifre da capogiro, non venga sottoposto a regole ferree».

Inflazione alle stelle

Lasci le associazioni datoriali degli albergatori, ascolti i rappresentanti sindacali dei commercianti e degli artigiani, ma la nota resta la stessa. Alta e ben ricevibile da chi fa della lamentela un modus operandi. Sottolinea Gianni Indino, presidente provinciale Confcommercio, che qualche giorno fa aveva reso noto un dato inquietante per il turismo della Riviera: -40% di presenze turistiche a giugno rispetto all’anno scorso. Spiega Indino: «Inflazione alle stelle, caro-mutui, prezzi dei generi alimentari da capogiro, e, adesso, anche un rialzo del costo della benzina, non hanno di certo aiutato le famiglie italiane, che si sono ritrovate private di quasi due stipendi. Inevitabile, quindi, il calo dei vacanzieri, e non solo qui da noi, ma in tutte le località balneari italiane. Una cosa però è certa: lamentarsi non serve a nulla. Soprattutto se non si è propositivi. In questo il sindaco ha ragione».

Riviera farà da padrona

Continua il vertice riminese della Confcommercio: «Sono certo che luglio e agosto saranno migliori: anzi faranno registrare un balzo sensibile delle prenotazioni. Il centro studi nazionale della Confcommercio, infatti, stima che saranno almeno 30 milioni gli italiani che tra luglio e agosto si metteranno in viaggio, con le mete balneari a farla da padrone. Riviera romagnola in primis». Ripresa vicina, quindi, dopo un giugno a tinte fosche a causa, anche, dell’alluvione e di certe fake news che, in particolare in Germania, hanno dipinto Rimini come una città sott’acqua.

Effetti indesiderati

Stigmatizza Mirco Pari, direttore Confesercenti: «Non bastavano le informazioni distorte ad arte, circolate nelle scorse settimane, a creare un danno d’immagine alla Riviera. Adesso ci facciamo anche gli autogol? Commentare, con tono allarmistico, un dato negativo già ad inizio stagione può provocare solo effetti indesiderati. E speriamo che quanto detto nei giorni scorsi non entri nei canali giornalistici nazionali. Perché, tra alluvione e inflazione, potrebbe ingenerare ulteriore sfiducia nel turista. Solitamente i risultati vanno esaminati e commentati a fine estate, non all’inizio».

Accogliere gli eventi

E Davide Ortalli, direttore Cna, chiosa: «Quello del sindaco più che un togliersi dei sassolini dalla scarpa mi è sembrato un invito alle categorie economiche a procedere unite, nell’interesse della città e dell’intero territorio. Eloquente il suo messaggio ad accogliere positivamente i tanti eventi e a promozionare centro storico, mare ed entroterra».

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