Cesena, trovato morto e nudo con addosso le luci di Natale: caccia alle tracce che chiariscano la dinamica - VIDEO
Proseguono serrate le indagini sul caso dell’uomo trovato morto nella sua abitazione: avvolto al collo ed alle caviglie dalle lucine di Natale, nudo e a terra nella sua cucina: unica stanza della casa che era completamente in disordine.
Domani, dopo i primi rilievi eseguiti anche sul posto unitamente alla polizia Scientifica e agli investigatori del Commissariato di polizia di Cesena, con specifici quesiti ed incarico diretto da parte del pm Federica Messina, ripercorrerà la strada da Imola a Cesena la patologia forense Donatella Fedeli: per eseguire l’autopsia sul corpo del 76enne Mario Ricci.
Lo scopo sarà quello di circoscrivere la data e l’ora esatta della morte dell’uomo ma, soprattutto, le cause esatte del decesso. Investigatori ed inquirenti infatti vogliono avere la certezza matematica che l’accaduto non ci sia “la mano” e la presenza in casa al momento della morte di terze persone. Cosa che per ora viene intrinsecamente esclusa dal fascicolo aperto sul decesso, che è iscritto nel registro degli ignoti.
Mario Ricci (soltanto omonimo e coetaneo di un cesenate che tanti anni fa aveva militato nelle squadre giovanili di calcio del Cesena, ed in prima squadra a Ravenna e Cervia) era un grande appassionato di idraulica. Una persona con pochi amici e parenti a fianco, anche se a Cesena risiede una donna che, dal punto di vista squisitamente burocratico, è ancora sua moglie. Ricci era abituato a passare tanto tempo da solo e nella casa di viale Marconi 880 dove è stato trovato ormai privo di vita, viveva in uno stato di indigenza.
Gli investigatori nell’osservare la sua salma, oltre alla strana condizione in cui stata ritrovata, con arrotolati nel collo e nelle caviglie delle luci di Natale, sono insospettiti sulla dinamica di cosa possa essere successo anche da un altro fattore: che si trovasse totalmente nudo in cucina. In una casa che di fatto appariva allacciata “senza contratto” alla rete elettrica e di certo era senza riscaldamento funzionante.
In casa non mancavano oggetti di valore tra i pochi che l’uomo deteneva. Tutte le stanze erano in ordine fuorché la cucina dove è stato trovato morto e dove c’erano anche delle altre decorazioni natalizie presumibilmente da non molto tempo allestite.
La tesi più battuta è che l’uomo cadendo mentre intendeva sistemare le luci di Natale si sia procurato una seria lesione ad una gamba, sotto forma di frattura al femore.
Tentando di rialzarsi e trascinarsi via per chiedere aiuto, potrebbe aver spostato ed urtato tutti i mobili ed i suppellettili che sono stati trovati sistemati alla rinfusa. Creando la scena caotica apparsa davanti agli inquirenti, unita com’era al rubinetto con l’acqua che sgorgava, alla Tv ed alla radio che erano accese ad un discreto volume.
A trovarlo quando per lui non c’era più nulla da fare, è stata una vicina di casa - Entrata nell’appartamento perché da un po’ non lo vedeva, complice il fatto che Mario Ricci aveva l’abitudine di lasciare sempre le chiavi nella toppa dell’ingresso di casa.
Per escludere la presenza di qualcun altro nell’abitazione che possa aver assistito alla morte dell’uomo, la casa è stata setacciata minuziosamente dalla scientifica, raccogliendo anche tutte le impronte digitali trovate per cercare appunto di monitorare se qualcuno sia stato all’interno di quell’abitazione di diverso rispetto all’uomo che ne era l’affittuario.
Il compito dell’autopsia sarà invece quello di cercare di capire se le cause della morte siano da associare ad un malore (embolia?) successivo alla frattura femorale riportata nella caduta. O se negli organi interni del 74enne vi siano degli altri tipi di lesioni che possano ricondurre il decesso ad una folgorazione mentre allestiva gli addobbi natalizi, o a percosse ricevute da una “mano misteriosa”. Tutte ipotesi che, fino a diversi riscontri nei rilievi eseguiti, vengono prese in minor considerazione rispetto a quella della caduta e del successivo decesso.