Il caldo record causa due malori a distanza di pochi minuti e sullo stesso arenile, quello di Bellaria. Nel mirino dell’afa, un anziano e un bambino. La combinazione di canicola e umidità ha infierito sulle fasce più vulnerabili tra i bagnanti che ieri affollavano le spiagge in cerca di una tregua.
Il primo allarme
È stata una mattinata di allarme quella vissuta ieri dal litorale di
Bellaria Igea Marina, dove sono
stati colti da mancamento un bambino e un anziano, a pochi metri di distanza e quasi in contemporanea, visto l’innalzarsi della colonnina di mercurio. Il primo episodio si è consumato nello specchio d’acqua antistante il bagno 77, quando a circa 70 metri dalla riva il marinaio di salvataggio ha avvistato un corpo inerme galleggiare con la faccia immersa nell’acqua. L’operatore si è precipitato in mare, raggiungendo l’uomo che aveva perso conoscenza a seguito di un malore improvviso, causato con ogni probabilità da un colpo di calore. Riportato sulla battigia, gli è stato praticato il massaggio cardiaco, ma per far ripartire il cuore dell’anziano, poi risultato un 71enne giunto in Riviera da Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, è stato necessario l’uso del defibrillatore. Nei giorni scorsi l’uomo era giunto in villeggiatura con la moglie che ha assistito al salvataggio in preda all’angoscia. L’intervento è proseguito con l’arrivo dei sanitari di Romagna soccorso che, appena il turista ha ripreso conoscenza, lo hanno trasportato a sirene spiegate alla volta dell’ospedale di Rimini. Per lui il codice era quello di massima gravità.
La seconda allerta
Tempo qualche minuto e nello stabilimento balneare vicino, il 78, una famigliola ha visto accasciarsi il figlio di 8 anni che era seduto sotto l’ombrellone in cerca di refrigerio. Uno svenimento riconducibile alla temperatura torrida accompagnata da un alto tasso di umidità. Per accertamenti di routine anche il bambino è stato portato in ambulanza al pronto soccorso di Rimini, ma in codice di media gravità. Non è stato possibile ricostruire da quale regione giungesse il piccolo, perché i genitori avevano appena preso l’ombrellone e non rientravano nella clientela storica né abituale.
Pronto soccorso
Le stesse casistiche si stanno intensificando al Pronto soccorso di Rimini dove si assiste all’aumento di 5-6 pazienti in più al giorno per motivi legati al caldo: dalle sincopi da ipotensione alle infezioni alle vie urinarie. Pochi invece i casi di disidratazione che restano in linea con gli accessi registrati ogni anno in questo stesso periodo.