Tamponi anche di notte: le farmacie assumono per reggere l'urto

Le farmacie private e pubbliche si riorganizzano in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro da venerdì, con le richieste di tamponi rapidi e molecolari destinate ad aumentare in maniera significativa.
Farmacie private
«Siamo già organizzati, perché di tamponi se ne fanno già molti, però abbiamo chiesto a tutte le farmacie nostre associate di fare un ulteriore sforzo per aumentare il servizio – spiega Pietro Gueltrini, titolare della farmacia San Biagio di Ravenna e presidente di Federfarma Ravenna –. Fermo restando che la ratio delle normative è quella di promuovere la vaccinazione, i cui risultati più che positivi sono sotto gli occhi di tutti: tutto è aperto o sta riaprendo ogni giorno di più, ed è questo che conta».In questo quadro, «qualche farmacia si è organizzata per fare tamponi anche al di fuori degli orari di apertura, quando c’è disponibilità da parte del personale – entra nei particolari –, altre hanno destinato più farmacisti a questo servizio, altre ancora hanno assunto più o meno temporaneamente farmacisti o infermieri in più».
Tamponi anche di notte
«Siamo in grado di sostenere l’onda d’urto delle nuove richieste – non ha dubbi Alberto Lattuneddu, titolare della farmacia Malpezzi di Forlì e presidente di Federfarma Forlì-Cesena –. Le farmacie si sono organizzate per fare tamponi oltre l’orario di chiusura, durante le ore notturne e nelle giornate festive. Possiamo essere relativamente tranquilli».Insomma, «risponderemo in maniera egregia al compito che ci è stato affidato – rilancia –. L’emergenza pandemica ha dimostrato che, oltre al Pronto soccorso, il solo servizio sanitario, come presidio, aperto di giorno come di notte, sette giorni su sette, 365 giorni all’anno, è stata la farmacia territoriale».
Le assunzioni
«Le farmacia sono calde e allenate, perché nel corso della stagione estiva e nei fine settimana abbiamo fatti molti tamponi – commenta Roberto Deluigi, titolare della farmacia Deluigi di Rimini e presidente di Federfarma Rimini –. E per fare fronte al maggior numero di richieste qualcuno ha assunto personale».La vera “sfida” di questo autunno-inverno sarà quella di «assicurare il servizio senza compromettere il lavoro ordinario delle farmacie (già sommerse di richieste di stampa del green pass, e presto impegnate anche con le vaccinazioni, ndr) – sottolinea –. Ci auguriamo di riuscire a reggere la botta».