Sfratti dai residence in vista, Rimini chiama Bologna
Rimini spinge sull’acceleratore del Patto per la casa e chiede alla Regione di stringere i tempi. «Perché abbiamo la necessità che questa novità vada in porto entro maggio» sottolinea l’assessore alle Politiche per la casa, Kristian Gianfreda.
L’idea della Regione
Il progetto nasce direttamente a Bologna sulla spinta di Elly Schlein, neo segreteria nazionale del Pd, qui nelle vesti di vice presidente regionale: «Un’idea, quella di fornire garanzie non solo economiche agli affittuari delle case, che noi a Rimini prima di tanti altri comuni della regione, abbiamo subito valutato positivamente – chiarisce Gianfreda – perché per la nostra provincia è davvero interessata». Palazzo Garampi ci ha lavorato sopra per mesi «al punto che abbiamo inoltrato a Bologna tutta una serie di richieste e miglioramenti. Ora aspettiamo l’ultimo passaggio affinché il progetto possa essere sviluppato».Il Patto per la casa mette a disposizione dei proprietari di appartamenti una serie di garanzie per facilitare la disponibilità a concederli in affitto, a partire dai mesi in cui l’inquilino non paga, passando per il ripristino dell’abitazione in caso di danni, fino all’abbassamento dell’Imu e di eventuali spese legali».
In totale la Regione mette sul piatto circa 7 milioni di euro: ogni territorio otterrà quello che più riesce – afferma Gianfreda –. Allo stesso tempo il Comune di Rimini sta portando avanti un prezioso lavoro di approfondimento con Acer, con le associazioni dei proprietari di immobili, con i sindacati comprese le parti commerciali.
Più garanzie
«Tramite le garanzie del Patto cerchiamo di aumentare la disponibilità di immobili in affitto in questo momento assolutamente insufficiente, tanto più che in città figurano ben 12mila abitazioni sfitte di cui più della metà sopra la ferrovia e non in area ad alta vocazione turistica. Dunque le case ci sono, il problema deriva dal rischio di concederle in affitto. L’alternativa è Airbnb: affitti brevissimi con cui si guadagna meno però non si rischia quasi nulla».Rimini, adesso, ha un problema impellente da risolvere: «Dare un tetto a centinaia di persone che vivono nei residence e che fra poche settimane dovranno lasciare gli appartamenti vuoti per l’inizio della stagione estiva – chiarisce Gianfreda –. A maggio il prezzo di tutti quegli appartamenti sul mare triplicherà, in alcuni casi diventerà anche il quadruplo. E siccome gli affitti estivi sono inaccessibili si rischia di creare un problema sociale importante con centinaia di persone che potrebbero rimanere senza un tetto sotto il quale dormire».
«Come amministrazione – aggiunge l'assessore – siamo pronti da tempo. Il dialogo con l’associazione dei proprietari è stato costruttivo: ci hanno spiegato che oggi mettere sul mercato un appartamento può diventare un danno economico. L'emergenza Covid ha creato un problema doppio: ha visto l'aumento delle persone che non pagano e prolungato il tempo con cui si arriva allo sfratto, visto il blocco degli sfratti stabilito dal governo. Un condizionamento notevole anche sotto il profilo psicologico: ma crediamo che le diverse garanzie, anche economiche messe in campo con il Patto per la casa, possano sbloccare la situazione».