Se la Grecia antica parla di noi: vizi e virtù del potere politico
Federicomaria Muccioli, riminese, era professore ordinario di Storia greca all’Università di Bologna. È morto il 14 maggio 2020 nella città dove era nato 54 anni prima, ma la sua opera non è stata dimenticata dai colleghi che hanno avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo in vita. Così, dopo un primo convegno in suo onore incentrato sulle “Emozioni nella storia delle città greche” organizzato nell’ottobre dello scorso anno da Maria Elena De Luna (Dipartimento di Storie culture civiltà), viene celebrato quest’anno un secondo incontro nel quale sarà sviluppato un tema il cui impatto trasversale sull’attualità è evidente: quali virtù e quali vizi sono propri dei regimi politici del mondo greco antico?
L’obiettivo degli organizzatori (oltre a Maria Elena De Luna, Antonio Clemente Domenico Panaino e Matteo Zaccarini) e dei relatori è proporre un’indagine, in prospettiva interdisciplinare e comparativa, su cosa significhi virtù in Grecia e in che modo la dialettica, non sempre oppositiva ma spesso integrativa e talvolta ambigua, fra virtù e vizi incida sulle dinamiche della storia e delle pratiche sociali.
Il programma
“Virtù e vizi nei sistemi politici in Grecia antica e Vicino Oriente” è il titolo di questo secondo convegno internazionale in memoria di Muccioli. Si svolge a Ravenna da oggi al 3 dicembre tra Palazzo Corradini, nella Aula Muccioli intitolata al professore, e il Dipartimento di Beni culturali.Ad aprire i lavori oggi alle 15 a Palazzo Corradini i saluti del direttore di Dipartimento Luigi Canetti, della decana Lucia Criscuolo e di Manuela Trentavizi, moglie di Muccioli, con una introduzione di De Luna.
«La sua produzione scientifica – ha scritto Lucia Criscuolo dello studioso –, che conta più di 130 contributi, e l’instancabile attività editoriale sono state fra le più ricche e apprezzate tra quelle degli studiosi di storia antica della sua generazione: libri come il suo primo, su Dionisio II, legato all’interesse mai abbandonato per l’irrisolta esperienza politica di Platone e per la storia della Sicilia classica ed ellenistica, o quello sugli epiteti ufficiali dei sovrani, sono un riferimento obbligatorio non solo per chi studi la Sicilia di IV secolo o le questioni legate alla regalità in epoca ellenistica. Ad essi si aggiungono un volume e i numerosissimi articoli plutarchei: a Plutarco come autore storico, intellettuale greco, linfa vitale dell’Umanesimo, essenziale vettore del mondo antico fino alla contemporaneità, Muccioli ha dedicato sempre un’attenzione speciale: oltre a decine di articoli, il libro sulla “Storia attraverso gli esempi. Protagonisti e interpretazioni del mondo greco in Plutarco”, gli hanno meritato la considerazione di specialista ed autorità indiscussa in campo internazionale».
L’idea è di continuare annualmente o biennalmente a onorare la memoria del grande studioso approfondendo diversi aspetti degli studi da lui condotti.