Scuola. Ritardi nelle forniture: iniziano le lezioni ma bambini e ragazzi sono senza i libri
Simona ha 14 anni e tre libri usati sulla scrivania nella sua cameretta. Oggi, suo primo giorno di liceo, potrà presentarsi in aula soltanto con quelli. Gli altri, ordinati tutti nuovi dai suoi genitori da oltre un mese, i primi di agosto, non ha un’idea di quando potranno arrivare. Lei spera il prima possibile e si consola sapendo che i suoi nuovi compagni di banco sono più o meno tutti nelle stesse condizioni. Marta sulla sua scrivania di libri invece non è ha neppure uno: inizierà la quarta elementare con astuccio e quaderni vuoti. I testi scolastici non sono arrivati. Né a lei e neppure a quasi tutti i suoi compagni di classe. I genitori si sono rivolti già in numerose occasioni alla libreria dove li avevano ordinati verso la metà di agosto per chiedere spiegazioni, purtroppo invano. «Colpa delle case editrici, portate pazienza».
Il quadro generale
Quelli di Simona e Marta, alunne entrambe di Rimini, non sono affatto casi isolati in Romagna, anzi. Alla prima campanella, oggi, di libri negli zaini degli studenti ne mancheranno moltissimi. Non si tratta di una situazione omogenea. Alcune cartolibrerie raccontano di situazioni al limite del sopportabile, con ritardi clamorosi nelle consegna da parte dei distributori e genitori attaccati al telefono o in fila alla porta dalla mattina all’orario di chiusura in attesa dei libri. In altre il fenomeno è più contenuto ma comunque presente: si parla di qualche volume mancante, non dell’intera fornitura attesa dagli alunni.
La situazione a Rimini
Alla cartolibreria Gio.Re.Ca. di via Covignano a Rimini in questi giorni non riescono neppure a rispondere al telefono. Contenere lo stato di ansia di molti genitori dei bambini delle elementari non sembra affatto semplice. «La situazione è complicata – spiega Sara Pasini, figlia del titolare del Gio.Re.Ca. –. Abbiamo una scuola elementare di fronte alla nostra sede e, sapendo che tante famiglie si sarebbero come sempre rivolte a noi per i testi, ci siamo organizzati per tempo per ordinarli: in pratica nel momento in cui è finito il precedente anno scolastico, lo scorso giugno abbiamo ordinato i volumi per quello che sta per iniziare». Il risultato però non è stato quello sperato: «Alcuni libri non sono mai arrivati. Altri ci sono stati consegnati dalle case editrici tra giugno e luglio ma non più dopo la pausa di agosto. A parte il fatto che è abbastanza assurdo che le case editrici dei libri scolastici chiudano ad agosto, proprio prima della scuola, scontiamo il problema che con le ristampe sono molto indietro». Fronteggiare l’ansia dei genitori non è semplice. «Cerchiamo di calmare gli animi – argomenta Pasini –. Alcuni genitori comprendono che non abbiamo colpa, altri meno. In molti momenti della giornata non riusciamo neppure a rispondere alle chiamate perché abbiamo troppe persone qui in negozio. Noi il problema grosso ce l’abbiamo con i testi per le elementari: per fortuna per media e superiori i disagi sono molto più contenuti».
A Forlì
Alla libreria Pinocchio di via Marconi a Forlì la titolare Paola Biserni riferisce che «il problema dei ritardi delle case editrici purtroppo non è una novità». Anche lei è alle prese con «dei testi che durante tutta l’estate non sono mai stati consegnati». E con altri che sono arrivati, in quantità minime, tra giugno e luglio, «ma che ci hanno detto che sono terminati dopo la pausa di agosto. Chiaramente – osserva Biserni –. Il problema riguarda le nuove edizioni e noi lo riscontriamo prevalentemente per le scuole medie e le superiori. In particolare alle medie i testi adottati cambiano spesso: un po’ per la legittima scelta dei docenti, in altri casi perché le case editrici rinnovano l’edizione, per la verità senza rinnovare granché». Ragazzi e genitori sono così costretti a tornare più volte al punto vendita, mano a mano che i libri vengono consegnati. «Mediamente la situazione non è tragica: a qualcuno mancano due o tre libri». Una volta ottenuti tutti il conto può salire fino a 300 euro per le prime medie ed è sui 200 per le altre classi di medie e superiori. «A cui vanno aggiunti i dizionari da circa 100 euro l’uno. Ma ho notato che, escludendo il latino, i ragazzi ora consultano il telefonino piuttosto che comprare un vocabolario».
A Cesena
La titolare della cartolibreria La Scolastica di via Anna Frank a Cesena tiene a precisare che «le notizie che stanno circolando sui prezzi della cancelleria non sono affatto veritiere. Per un bambino delle elementari possono bastare 40 euro mentre spesso si sente dire che ce ne vogliono 150 – osserva –. Quanto al problema dei libri, è vero, ne aspettiamo ancora diversi. Ogni anno una casa editrice per vari motivi si blocca e i testi arrivano a lezioni già cominciate. Così è anche quest’anno: non sappiamo quando ce li consegnerà».
E a Ravenna
La titolare della cartolibreria Gallery di via Gramsci a Ravenna sottolinea che sempre e comunque i libri vanno ordinati per tempo: «Il problema in parte esiste – osserva Manuela – ma la realtà è che chi li ha ordinati per tempo i libri li ha ricevuti. Chi invece si è presentato nell’ultima settimana ora aspetta. Quando li riceverà? Quando me li consegneranno».
La grande distribuzione
Non va molto meglio nella grande distribuzione. «Mio padre ha ordinato i libri tramite la app Rebillo per poterli poi ritirare, come fa ogni anno, alle casse del negozio Conad in cui la mia famiglia fa spesso la spesa qui a Rimini – racconta Simona con un po’ in ansia –. Da qualche settimana gli chiedo notizie dei miei libri ma mi riferisce che il fornitore ne ha consegnato soltanto uno e che gli altri, dalla app, risultano in consegna oppure in ordinazione. Ha anche provato a chiamare chi gestisce la app Rebillo, ma nonostante molti tentativi non è riuscito a parlare con nessuno. Sinceramente iniziare la scuola con un unico libro è imbarazzante. Mi consola però il fatto che, parlando con alcuni dei miei nuovi compagni di classe del liceo, ho scoperto che non sono affatto l’unica a non avere ancora i libri».