Sciopero della fame: chiede una casa al Comune di Cesena

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È una disperata richiesta di aiuto a trovare una nuova soluzione abitativa quella che sta facendo il cesenate che da venerdì scorso è davanti all’ingresso dell’anagrafe del Comune e sta facendo lo sciopero della fame.

L’uomo, cittadino italiano di origine marocchine, ha quattro figli: «Nella mia famiglia lavoravo solo io», racconta spiegando anche di avere una disabilità al 70% per cui gli è stata tolta la patente. «Vivevo in uno degli appartamenti di Asp ma non riuscivo a pagare l’affitto e alla fine mi hanno sfrattato». Sostenuti economicamente dai Servizi, racconta «abbiamo vissuto all’hotel Romagna per 5 mesi». Consapevole di quanto fosse stato duro quel periodo per la sua famiglia ha comprato i biglietti per tornare per qualche tempo in Marocco dopo 4 anni e per dare a loro un po’ di sollievo. Nel frattempo però gli era stata trovata una nuova e più idonea anche se temporanea soluzione abitativa a San Carlo, dove ha vissuto per un po’, ma quando è tornato dal viaggio quella casa era stata assegna ad altri. «Mi hanno detto che non sarei dovuto partire». L’uomo nel frattempo ha perso anche il lavoro, «mi mandavano le lettere al vecchio indirizzo e non ho mai potuto rispondere e alla fine mi hanno licenziato». Ora in realtà ha trovato un nuovo lavoro («comincio il 25») ma rimane il bisogno una casa e la richiesta al comune di trovargliela e per cui da venerdì sta facendo lo sciopero della fame.

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