Savignano, indagine sulle donne e la sofferenza per il "Si fest"
Vietato morire. Storie di ordinaria resistenza, ovvero la storia di dieci donne che per motivi diversi hanno varcato la soglia estrema della sofferenza fisica e psichica, visivamente narrata da Renata Busettini e dal giornalista Max Ferrero, ancora aperta al pubblico fino al 24 settembre alla Vecchia Pescheria, rappresenta sicuramente uno dei momenti destinati a lasciare il segno negli occhi e nella sensibilità dei visitatori delle mostre di Si fest 2023.
«Abbiamo visto la morte davanti ai nostri occhi», si legge nella presentazione. «Osservata, a volte cercata. Non ci ha volute e da quel giorno per noi tutto è cambiato».
Progetto fotografico vincitore del concorso Portfolio Italia e del Gran Premio Fujifilm 2022, raccoglie le parole di dieci donne non più invisibili e costruisce una nuova memoria dei loro percorsi, iniziati nel dolore e migrati verso una luminosa idea di riscatto sociale.
«Per toccare un’anima umana, devi semplicemente essere un’altra anima umana», dice la frase di Carl Gustav Jung che introduce a questo racconto fotografico, come un abbraccio, virtuale, a tutte le coraggiose donne che ne fanno parte.
Busettini e Ferrero sono reporter sempre attenti a porsi dalla parte degli ultimi, sulle rotte migratorie viaggiando in Giordania, Grecia, Macedonia e Italia. Nel 2020 è uscito il loro America fi(r)st, reportage realizzato in quattro anni di viaggi durante i quali hanno raccontato attraverso le loro foto periferie, armi, confini, e dunque povertà, emarginazione, violenza, stragi nel nome del suprematismo o della discriminazione.
In Vietato morire, animati da una forte carica di empatia e solidarietà umana, hanno iniziato, circa cinque anni fa, a lavorare a questo progetto così intenso, entrando in contatto con donne di tutto il mondo accomunate da una storia drammatica che le ha portate vicino alla morte. Ma anche dietro una sofferenza inaudita ci può essere una svolta, portatrice di un messaggio, che riscrive la storia. È proprio in questo inaspettato cambio di rotta che è racchiusa tutta la liricità di Vietato morire e delle storie di Agata, Anja, Filomena, Gloria, Ilenia e Giada, Monica, Paola, Pinky e Anna. Da guardare pronti ad accogliere i dettagli di ogni ferita visibile o invisibile.
Per l’ultimo weekend saranno visitabili tutte le mostre di “Si fest” dalle 10 alle 20. www.sifest.it