Sarsina, è ufficiale: Enrico Cangini corre da solo

Alla chiusura dell’Ufficio elettorale la candidatura a sindaco di Enrico Cangini è rimasta l’unica, dopo che Pd e centrosinistra hanno ammainato la bandiera.
Ma in realtà si confronteranno comunque due “partiti”, quello del voto e quello del non voto che presenta come candidato sindaco il commissario prefettizio.
In realtà, infatti, anche senza altre liste, una sorta seconda candidatura e molto insidiosa a questo punto c’è ed è quella del commissario prefettizio, che scatterebbe nel caso in cui l’affluenza non arrivasse al 40% degli aventi diritto.
Per vincere il partito del non voto e del commissario deve infatti raggiungere il 60% dell’elettorato, e considerando che alle precedenti amministrative non è andato a votare circa il 35% degli aventi diritto, che la disaffezione rispetto a politica ed elezioni continua a crescere, che la mancanza di un confronto su proposte e persone alimenta la disaffezione, il rischio che il Comune di Sarsina venga commissariato è presente e temuto.
Una situazione analoga, con un’unica lista presentata, si era verificata alle elezioni amministrative del giugno 2022 per il confinante Comune di Sant’Agata Feltria, dove il candidato sindaco Goffredo Polidori, già segretario del Comune di Sarsina, è riuscito comunque ad essere eletto col 69,03% di aventi diritto che è andato al voto. E lo stesso Polidori era anche presente giovedì sera a Sarsina alla presentazione dei candidati nella lista di Sarsina Nostra, a portare comunque sostegno e fiducia con la propria presenza e la propria esperienza.
Intanto naturalmente l’argomento elezioni e unica lista la fa da padrone nelle chiacchiere tra la gente. C’è chi pensa che se si va a votare si sia costretti a mettere la croce sull’unico simbolo, e chi sottolinea che la croce è stata messa addosso ai cittadini, che se non vanno a votare si vedranno arrivare il commissario. E c’è chi ricorda che si può andare a votare e lasciare la scheda elettorale in bianco, perché «l’impurtent l’è cui sia e Sendac in Cumon e no un Cumiseri (l’importante è che ci sia il sindaco in Comune e no un commissario)».
Sarà interessante capire se Pd e centrosinistra daranno indicazioni di voto e quali.
Nel frattempo il segretario territoriale del Pd Nicola Dellapasqua esprime il suo dispiacere: «Come federazione abbiamo cercato di fare il possibile per dare una mano, abbiamo organizzato riunioni e Francesco Romagnoli ci ha tenuti costantemente aggiornati. L’iniziativa però sta alle comunità locali e non è arrivata. L’auspicio ora è quello di cominciare un percorso di rigenerazione del circolo. Affiancheremo Francesco e la comunità di Sarsina per ricostruire una alternativa»