Santa Sofia, strumenti per tutelare gli insetti selvatici
Tutela delle praterie fiorite e monitoraggio degli insetti impollinatori, attraverso nidi ispezionabili, per censire la loro presenza. Sono questi i due strumenti principali di tutela di questi preziosissimi insetti selvatici che vivono all’interno del Parco delle foreste casentinesi. Animali che, con la loro attività, contribuiscono all’impollinazione di fiori, erbe, arbusti e alberi. Se si considera che quasi il 90% delle piante selvatiche da fiore ha bisogno di “corrieri volanti” per trasferire il polline da un esemplare all’altro e garantire così la perpetuazione delle specie, si capisce quanto il ruolo di insetti quali api, vespe, farfalle, coccinelle sia essenziale per gli ecosistemi. Per tutelarli, è stato firmato un accordo di sponsorizzazione tra il Parco e la società Comdata Spa che prevede l’installazione di tre centraline per il monitoraggio. Queste contengono speciali nidi che i ricercatori utilizzeranno per osservare le specie presenti e nidificanti, quelle in declino e anche quelle aliene, che minacciano la conservazione degli insetti del luogo. Due sono le “casette” installate nel versante romagnolo, rispettivamente a Valbonella, nel comune di Corniolo e in località Poderone.