La Riviera romagnola è ancora popolata da centinaia di colonie. Ne sono state censite 250. Le più antiche risalgono a prima del secondo conflitto mondiale, alcune di esse risultano ancora in attività fino agli albori degli anni 80. Con il boom economico e il mutamento dei costumi degli italiani, le famiglie hanno cominciato a permettersi e a programmare vacanze in autonomia e quelle strutture storiche sono state utilizzate sempre meno, fino a rimanere chiuse definitivamente, molte di esse architettonicamente molto belle, sono cadute nell’incuria più totale e nell’abbandono.
Il film
Un film documentario dal titolo
E tu di che colonia sei? per la regia di Riccardo Marchesini, con le musiche di Federico Mecozzi, approda in sala (martedì 25 luglio alle 21.30 agli Agostiniani e il 27 alle Navi a Cattolica) spiegandoci cosa rimane delle colonie estive in cui soggiornarono migliaia di bambini. Nello specifico, ad essere indagate sono tre simboliche strutture e alcune delle storie che vi ruotano attorno: la ex Colonia Marina Bolognese di Rimini. La ex Colonia Marina XXVIII Ottobre, attuale acquario di Cattolica, e l’ex Colonia Marina Varese di Milano Marittima.
Il sindaco di Rimini
«Un grazie al Palloncino rosso, associazione di innovazione sociale e rigenerazione urbana, che in questi anni attraverso le sue attività ha tenuto alta l’attenzione sulle colonie – esordisce il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, durante la presentazione del film –. L’argomento colonie è relegato al tema del degrado e i cittadini percepiscono più questo, rispetto alla storia umana di generazioni di bambini mandati in vacanza in riviera e che per la prima volta vedevano il mare, viaggiavano soli e recidevano il cordone ombelicale dalla famiglia. Come amministratore è importante domandarsi quale futuro dare a questi luoghi. È un tema cruciale, importante da superare: è sacrosanto tutelare queste strutture ma al tempo stesso non possiamo lasciarle al degrado per altri decenni. Abbiamo messo in campo delle azioni con la Regione affinché si possa lavorare sui vincoli, c’è un grande lavoro da fare, ora si inizia col raccontarle e farle conoscere ai cittadini».
La sindaca di Cattolica
A Cattolica la situazione è differente, e il numero di edifici interessati è inferiore, «conoscere la storia aiuta a capire le cose, per questo motivo il film risulta interessante anche dal punto di vista sociale – spiega la sindaca di Cattolica, Franca Foronchi –. Le Navi, con la sua struttura futurista era la colonia degli italiani all’estero. Ai tempi del sindaco Micucci, ha ricevuto un importante restauro, grazie al quale oggi è il secondo acquario più importante d’Italia, con una importante ricaduta economica sulla città», facendo convivere la struttura storica con la parte commerciale». Rianimare i luoghi dal degrado è il focus che anche «con la colonia Varese è stato messo in campo, attraverso l’interlocuzione con la Regione da parte dell’amministrazione del comune di Cervia – spiega l’assessore Cesare Zavatta –. Un edificio, ora in totale degrado, ai tempi progettato in perfetta integrazione con la pineta, frutto di un severo piano regolatore attivo fin dai suoi esordi». Va capito, dunque, come sbloccarle per riqualificarle e porle al servizio della comunità, ma le cose si stanno muovendo: i Comuni premono per trovare delle soluzioni.