Rimini, torna al Tearo degli Atti "Le voci dell'anima"
“Continuare a esistere”, tra provocazione e grido d’aiuto. Questo, il messaggio della 21ª edizione del festival indipendente Le voci dell’anima. Dal 26 settembre al 1° ottobre andrà in scena infatti, al Teatro degli Atti, una ricca e originale selezione di spettacoli di teatro-danza. Novità di quest’anno: il biglietto. Dal secondo giorno di festival sarà possibile accedere a due spettacoli con la cifra di solo 1 euro.
«Scelta provocatoria – spiega il direttore artistico Maurizio Argan – vincolata dalla volontà di attirare giovani, richiamare un nuovo pubblico, invogliare la gente a varcare la porta per vedere un altro teatro – diverso da quello più canonico – ma che continua a confermarsi “alto” teatro. Vogliamo stimolare una riflessione su una nuova forma di comunicazione culturale».
Nonostante le difficoltà del momento, si nota una perseveranza e una crescente volontà di affermarsi indipendenti, dando voce ad artisti emergenti, rendendo il teatro “necessario” e “sociale”.
Spiega l’assessora alle Politiche giovanili Francesca Mattei che «la candidatura a Rimini Capitale della cultura 2026 ci ha fatto riflettere a lungo su cosa sia la “cultura”. A volte si pensa che cultura sia solo ciò che è classico, ma non dimentichiamoci che l’arte, come la società, esiste ed evolve. E chi meglio di questo festival può rappresentare il concetto di evoluzione».
Non manca l’intervento di Laura Fontana – direttrice dei teatri riminesi – che, durante la conferenza stampa all’ex cinema Astoria, pone una domanda interessante: «Come si protegge il teatro?». È chiaro che serva strategia – per questo il biglietto a 1 euro – ma non basta. Manca l’educazione al teatro ed è grazie a Voci dell’anima che si può cercare di educare il pubblico.
«Abbiamo avuto 78 proposte – approfondisce il condirettore del festival Alessandro Carli – ed è stato alquanto stimolante confrontarsi al fine di creare un programma coerente e variegato. Un lato positivo che ci piace evidenziare è la volontà, da parte degli artisti, di ritornare a partecipare, andando così a creare uno scambio e un arricchimento reciproco».
Il festival, che comprende spettacoli di teatro e danza nonché laboratori gratuiti, parte martedì 26 settembre con Dario Manfredini e il suo “Al presente”, anticipato come di consueto da Animali da palco di Loredana Scianna e Teresio Massimo Troll.
Mercoledì 27 Filippo Carrozzo salirà sul palco con “Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta”, spettacolo politico a portata di ragazzi.
A seguire “Hotel Borges” della Piccola Compagnia della Magnolia, labirintico inno alla gioia di vivere.
Giovedì 28, “Sindrome Italia. O delle vite sospese” di e con Tiziana Francesca Vaccaro, sul tema delle migrazioni, anticiperà “Digiunando davanti al mare” di Principio Attivo Teatro.
Venerdì 29 serata dedicata alla danza con tre performance. Inizia il Collettivo Os, presentando “M.M.M.”, segue Giovanni Careccia, che si esibisce in “Faunes” e “From C. to you”. A concludere il Collettivo Nanouk, con lo spettacolo “The old man”.
Sabato 30, Pop Opera presenta “Non commettere atti impuri” e sarà seguito dal monologo in prosa di Antonio Santangelo “Priamo, primi passi”.
A concludere il festival, domenica 1 ottobre, Pinuccio Fazio con il suo toccante spettacolo a tema mafia “Stocc ddo’. Sto qua”, che vede come interpreti Sara Bevilacqua.
Il festival si concluderà con l’assegnazione del premio Voce dell’anima 2023, riassunto finale di quello che è il messaggio del festival, bellezza, amore e follia.