Rimini, la donna stalker 50enne fa "saltare" la coppia

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Un’ossessione continua, fatta di chiamate, messaggi, a lui e a lei. Lei, storica compagna, lui, uomo di cui s’era invaghita al punto di fare di tutto per averlo per sé, fino a far naufragare la storia che da 16 anni lo legava alla fidanzata. La donna imputata per stalking, una riminese di circa cinquant’anni, avrebbe tormentato per sei mesi un uomo di diversi anni più grande, un amico di lunga data, dal quale, a un certo punto, ha iniziato a pretendere qualcosa di più che un’amicizia. Una pulsione improvvisa, sorta forse dopo la fine della relazione amorosa di lei (la stalker) con il compagno. Le due coppie, d’altronde, si conoscevano bene, avevano trascorso anche del tempo insieme in vacanza.

Il 5 dicembre, la donna (difesa dall’avvocato Piergiorgio Campolongo) è chiamata a comparire davanti al gup per l’udienza preliminare fissata dalla giudice Raffaella Ceccarelli, su richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi, proprio a causa degli atti persecutori che è accusata di aver posto in essere.

La vicenda

Le telefonate e i messaggi non erano indirizzati solo all’oggetto dell’amore non corrisposto: gli episodi più determinanti della persecuzione erano rivolte infatti alla compagna dell’uomo. A lei, la cinquantenne accusata di stalking raccontava dei giorni pieni di passione che aveva condiviso con l’uomo conteso, definendolo da tempo infedele e sollecitando la fidanzata storica ad aprire gli occhi. “Rivelazioni” che affidò anche a una lettera, in cui raccontava con dovizia di particolari la relazione parallela che lui aveva con lei. Un’altra volta inviò anche una fotografia di loro due insieme, a riprova di quanto narrato. Nonostante la strenua negazione da parte dell’uomo, che ha sempre negato qualsiasi genere di relazione amorosa con la cinquantenne, alla fine il rapporto tra i due è naufragato, infrangendosi sul muro di sospetti eretto dalle parole (e forse dalle foto?) della donna che oggi è chiamata a comparire davanti al gup.

La frenesia di quella che un tempo era stata un’amica arrivò al punto di presentarsi sul luogo di lavoro della vittima e minacciare l’uomo dicendo di avere nella tasca alcuni “assi” capaci di mettere la parola fine alla relazione con la compagna. Scopo che in effetti la donna ha raggiunto, non senza, però, venire denunciata per stalking dall’oggetto del suo amore a senso unico, che per superare il trauma è stato anche costretto a ricorrere a cure psicologiche. Assistito dall’avvocata Tiziana Casali, il riminese si è rivolto all’autorità giudiziaria, chiedendo che la ex amica venga punita per il tormento arrecato e per avergli distrutto la storia d’amore.

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