Rimini, grembiuli blu per bimbi e bimbe a scuola: "Rivoluzione gender? No, è solo più pratico"

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Addio ai vecchi grembiulini. Quelli rosa per le bambine e celesti per i bambini. A settembre, alle scuole primarie Casti e Rodari, arriveranno le divise di colore unico: blu. Basta differenze di sesso, quindi. Maschietti e femminucce indosseranno un identico grembiulino. A cominciare, però, solo dagli alunni e dalle alunne delle prime classi elementari. Tutti gli altri, dalla seconda alla quinta, continueranno a vestire di rosa e celeste. Perché il cambiamento seguirà una transizione per età della durata di cinque. In un percorso graduale che mira ad evitare sprechi di grembiulini e surplus di spesa per le e famiglie.

La decisione

Una decisione giunta giovedì, con tanto di “sì” unanime del consiglio d’istituto. E presa su richiesta dei genitori. Osserva la direttrice scolastica, Annalisa Celli: «E’ da quando sono dirigente del Circolo didattico 6 che in seno al Consiglio di circolo, organo collegiale rappresentativo di tutte le componenti scolastiche e presieduto da un genitore, la decisione sul grembiule univoco è oggetto di riflessione, con una decisa propensione della componente genitori di deliberare in questo senso». Inevitabile, quindi, la scelta. Già adottata, peraltro, da altre scuole, come l’istituto comprensivo di Miramare, che lo scorso anno, di questi tempi, ufficializzò il grembiulino unico di colore blu da adottare ad inizio del nuovo anno scolastico (15 settembre).

Le argomentazioni

Sottolinea Celli: «Precisando che già molte scuole di Rimini hanno proteso in tal senso, la decisione, oggettivamente, presenta diversi vantaggi, in primis per le famiglie: maggiore tenuta dello sporco, possibilità di riutilizzo del grembiule tra fratelli nell'ambito della famiglia o in caso di donazione interna nei casi di necessità, disponibilità maggiore del colore presso i rivenditori, perché, appunto, già adottato da altre scuole». Motivazioni pratiche, dunque. Nessun riferimento a questioni di genere o, magari, di teorie gender. Conferma, infatti, la direttrice scolastica: «Assolutamente no. Le argomentazioni sono di carattere squisitamente pratico, e non ne sussistono altre. E ribadisco che, come altrove praticato, in fase di transizione si inizia con le nuove classi prime. Per le altre classi in corso, dalla seconda alla quinta, resta libera opportunità».

La promotrice

Commenta soddisfatta, Luciana Garnelo Nunez, membro del consiglio d’istituto: «E’ stata una lotta intrapresa 4 anni fa da me, come membro del Consiglio, e dagli altri genitori della sezione A delle Rodari. La proposta era stata accolta dall'allora dirigente scolastico Christian Montanari, ma poi col Covid l’argomento rimase in sospeso». Continua Nunez: «E ora che la nuova dirigente scolastica Celli ha accolto la nostra proposta siamo riusciti, finalmente, ad approvare all’unanimità, in Consiglio, la scelta. Che, mia opinione, potrà permettere ai bimbi e le bimbe di esprimersi con più libertà e senza dover sottostare ad un colore che per forza li rappresenti». Chiosa, allora, l’assessora alle Politiche per l’Educazione e vice sindaca, Chiara Bellini: «Ritengo quella del grembiule univoco una scelta di praticità, che mira a far risparmiare soldi alle famiglie. Auspico, perciò, che possa essere adottata anche da altre scuole primarie riminesi».

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