Rimini. Gli amputano una gamba: raccolta fondi per le protesi
Tornare a vivere in autonomia la vita di tutti i giorni e la grande passione per la bicicletta. È il grande obiettivo che si è dato Maurizio Biagetti, per gli amici Biagio, 53enne riminese a cui è stata amputata la gamba sinistra lo scorso giugno. Per raggiungerlo, Maurizio Biagetti (pizzaiolo nell’attività di famiglia) ha scelto di affidarsi alla solidarietà che corre sul web, lanciando una raccolta fondi.
È il 29 giugno del 2021 il giorno che cambia la vita di Biagio. Una trombosi inaspettata, di cui tuttora non si conosce la causa, ha infatti portato all’amputazione della sua gamba sinistra. «Non potrò mai scordare quel giorno in cui ho detto addio a una parte di me» scrive Biagetti sulla pagina dedicata alla raccolta fondi.
La tenacia
Nonostante tutte le difficoltà, grazie anche al sostegno e al calore della famiglia e degli amici, Biagio non si è arreso e anzi si è posto un nuovo obiettivo di rinascita: quello della realizzazione di una protesi per la gamba. Anzi, due protesi: una per le attività di tutti i giorni, un’altra progettata invece per riprendere l’attività di ciclista, di cui è appassionato. Le due protesi non possono essere usate l’una al posto dell’altra, dal momento che le protesi vengono progettate con precisione e obiettivi specifici.Precedenza al quotidiano
La precedenza, continua Biagio, andrebbe alla protesi utile a riacquistare la piena autonomia nello svolgere le azioni quotidiane. La seconda, invece, consentirebbe a Biagio di tornare sulla sue due ruote per riprendere a pedalare insieme agli amici di sempre.«Grazie alla moderna tecnologia - scrive Maurizio sulla pagina della raccolta fondi -, gli ultimi modelli di protesi hanno raggiunto livelli talmente sofisticati da far (quasi) dimenticare a chi le indossa che quel braccio o quella gamba non fanno parte del proprio corpo». Sarebbero quindi delle alleate preziose per affrontare le sfide di tutti i giorni. Una tecnologia raffinata ha però naturalmente dei costi che possono essere impegnativi: da qui l’idea di lanciare la raccolta fondi sul web. Il portale scelto è quello di Eppela, mentre la quota obiettivo è di 40mila euro. La raccolta è stata pubblicata online lo scorso 19 aprile e da allora ha già conquistato l’attenzione di più di 100 donatori, per un totale di donazioni che supera (per il momento) i 7mila euro.