La notte è un po’ il suo regno ed è uno di quelli che ha contribuito a tenere Rimini sulla cresta dell’onda anche in un panorama di grandi cambiamenti. Nel 1999 aprendo la Creperia insieme a Marcello Armanni, Lorenzo Spadazzi è stato fra i fautori del fenomeno Piazzetta&Vecchia Pescheria, nel 2012 con il Giardino ha poi colonizzato il lungomare e nel 2018 è tornato nel cuore della città con la Fermata Est con cui ha riabbracciato ail pubblico invernale. Ma il richiamo e il fascino dell’estate per lui sono irresistibili e dopo gli anni di Covid eccolo dunque tornare in pista a due passi dal bagnasciuga: a 50 anni appena compiuti, si butta infatti in un’altra avventura e rileva la gestione della “Salsicciona” di via Otto e Mezzo all’altezza del Bagno 50.
Spadazzi, si era ripromesso “mai più sotto la Ferrovia” e invece come direbbe Vasco Rossi “eh già, siamo ancora qua”: cosa combina alla Salsicciona?
«Riuscirò a dare finalmente alla Fermata Est uno sbocco sul mare, anzi sul Parco del Mare, nella vetrina più bella della Riviera e in una zona di pregio fra Piazza Tripoli e Piazza Pascoli, la “casa” dei riminesi. Sarò una Fermata Est estiva, in cui porteremo la nostra proposta di pizza alla pala, gli hamburger, e tutta la nostra energia: per riuscirvi faremo lavori di adeguamento (non c’è ad esempio il forno a legna) per fare lavorare al meglio il socio Gianmaria Giorgetti, il primo a portare la pala a Rimini. E’ vero che dopo il Giardino mi ero ripromesso di non scendere sotto la Ferrovia ma si è creata questa occasione lampo davvero irrinunciabile».
Perché non voleva più tornare a lavorare sul lungomare?
«Sono stati anni molto belli ma anche stancanti perché l’estate è impegnativa: in quella zona c’era poi un po’ di incertezza a fronte di costi elevati, mentre qui è tutto conclamato e consolidato con un lavoro pubblico di trasformazione del lungomare davvero super. E poi al Giardino ero in affitto, qua invece abbiamo acquistato la gestione d’azienda e fatto un primo contratto per 12 anni che ci dà la forza di programmare e investire».
Avete già fissato l’inaugurazione? E come si immagina la Fermata Est estiva?
«Speriamo di riuscire ad aprire entro maggio e l’idea è creare un locale vivace, in stile Rimini, piuttosto movimentato con il sano divertimento. In questo modo tornerò a lavorare tutto l’anno come ai tempi della Creperia: quando apriremo al mare chiuderemo infatti in centro e viceversa. Almeno per questo anno zero, poi ci tareremo».
E’ già scattata la caccia al personale? E’ uno dei problemi più grossi del settore.
«Alternando estete e inverno, molto sarà quello che sta già lavorando ora e con qualche innesto nuovo che ci porterà a un staffi di 15-20 ragazze e ragazzi».
Emozioni? Certo che con il suo arrivo si crea un bel polo in quella zona
«Sono molto contento e carico, collocare Fermata Est nel cuore del Parco del Mare è un orgoglio, fra l’altro saremo fra due colossi come Rose & Crown e Barrumba e avremo alle spalle Lord Nelson e Hobos: siamo tutti amici e lavoreremo tutti insieme per la nostra Riviera come abbiamo sempre fatto in sinergia, come testimonia l’esperienza Rimini Social. C’è davvero la possibilità di creare una bella offerta di divertimento giusto».