Rimini. "Per Natale? Un falso super green pass, grazie". Dati rubati, casalinga nei guai

«Cosa vorresti sotto l’albero di Natale? Un falso super green pass. Perfetto non ci sono problemi». Potrebbe essere stato benissimo questo il dialogo intercorso tra una casalinga residente nell’entroterra riminese e un suo conoscente che abita all’ombra del Vesuvio, i cui nomi ora risultano iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Napoli a conclusione della clamorosa indagine condotta dal Cnaipic del Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni e della Polizia postale del capoluogo campano che ha portato alla scoperta di una struttura criminale in grado, pur non violando in via diretta i sistemi informatici, di generare green pass falsi, utilizzando le credenziali di accesso precedentemente sottratte alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing.
Cosa vorresti sotto l’albero di Natale? Un falso super green pass. Perfetto non ci sono problemi». Potrebbe essere stato benissimo questo il dialogo intercorso tra una casalinga residente nell’entroterra riminese e un suo conoscente che abita all’ombra del Vesuvio, i cui nomi ora risultano iscritti nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica di Napoli a conclusione della clamorosa indagine condotta dal Cnaipic del Servizio Polizia postale e delle Comunicazioni e della Polizia postale del capoluogo campano che ha portato alla scoperta di una struttura criminale in grado, pur non violando in via diretta i sistemi informatici, di generare green pass falsi, utilizzando le credenziali di accesso precedentemente sottratte alle farmacie mediante sofisticate tecniche di phishing. Gli “emissari” della procura napoletana, sono andati a riprendersi il falso green pass nella giornata di ieri. Gli 82 indagati (15 organizzatori e 67 clienti) rispondono a vario titolo di concorso nell’accesso abusivo a sistema informatico e falsità materiale.