Rimini celebra gli 800 anni di Sant'Antonio che predicò ai pesci

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Ha predicato ai pesci del porto quando gli “umani” neppure lo ascoltavano. In sua presenza una mula digiuna da giorni ha rifiutato la biada e preferito inginocchiarsi. È il 1223 quando Antonio da Padova (non ancora santo) viene inviato da Francesco d’Assisi a predicare in Romagna e a Rimini, terra di irriducibili eretici.

Nel 2023 la Diocesi festeggia l’Ottocentenario di Sant’Antonio a Rimini. Per dare vita alle celebrazioni è stato costituito un Comitato composto da varie realtà culturali, civili e religiose e presieduto da Marco Ferrini. Tutto è stato presentato ieri in Diocesi alla presenza del vescovo Nicolò Anselmi.

Il doppio miracolo

La predica di Antonio ai pesci risale al 1223, mentre in occasione della sfida all’eretico Bonvillo, nella piazza del mercato, tutti videro una mula che era stata tenuta senza cibo per tre giorni, ignorare la biada e scegliere di inginocchiarsi davanti all’ostia consacrata. Questi due fatti sono ricordati in città da una stele collocata sulla banchina destra del porto (nel luogo del miracolo dove sorgeva un oratorio poi distrutto durante la guerra) e dall’intitolazione della banchina sinistra del porto al Santo dei miracoli. In piazza Tre Martiri, invece, sorge il secentesco tempietto dove viene ancora custodita la trave di colonna sulla quale si inginocchiò la mula. Il monumento è di proprietà del Comune e sarà restaurato.

“Antonio uno di noi”

Monsignor Anselmi è vescovo da qualche mese e ormai si considera riminese vero. Ricorda che Sant’Antonio è compatrono insieme a San Gaudenzo e patrono dei pescatori. Non lo nasconde, la figura del santo gli piace. Spiega che è nato a Lisbona, persona di cultura, si avvicina alla fede grazie a Francesco d’Assisi, viene inviato in missione in Marocco, si ammala, al ritorno la nave naufraga in Sicilia, quindi Assisi dove Francesco gli affida il compito di predicare a Forlì e quindi a Rimini nel 1223, quando di fronte al disinteresse delle persone va a parlare ai pesci che vennero a galla ad ascoltarlo.

«La presenza di san Francesco – spiega monsignor Anselmi – nella nostra Diocesi è tutt’altro che marginale: le Grazie, Villa Verucchio, Santarcangelo. Antonio è un santo amatissimo nel mondo, ha due caratteristiche: grande predicatore e teologo e persona di grande concretezza».

Fedele alla missione del santo di Assisi, il Vescovo aggiunge. «Non dovremmo perdere lo stile francescano, non possiamo chiuderci, dobbiamo sentirci vicini ai poveri del mondo».

La concretezza di Sant’Antonio? «Ha costruito, strutturato. Una capacità che ha qualcosa a che vedere con lo spirito romagnolo».

La festa per gli ottocento anni di Sant’Antonio a Rimini ha una data d’inizio: 8 giugno. Giorno in cui la Diocesi propone la processione del Corpus Domini che si concluderà davanti al Tempietto in piazza Tre Martiri.

Il 13 giugno è previsto il “piatto forte” con la Festa liturgica di Sant’Antonio: dalle ore 8 alle 18, adorazione eucaristica ai Paolotti, mentre alle 19 si conclude con la celebrazione in Duomo presieduta dal vescovo Nicolò Anselmi e i rappresentanti delle famiglie francescane.

Il 16 giugno si comincia a entrare nello specifico dei miracoli compiuti a Rimini da Sant’Antonio con il convegno (ore 21 in sala Manzoni) “Predicare ai pesci per parlare agli uomini”. Al tavolo dei relatori frate Alessandro Ratti (teologo e studioso antoniano).

Il 30 giugno va in scena il convegno “La figura di Sant’Antonio nel cammino e nell’arte: ore 18, aula magna dell’istituto superiore di scienze religiose “Alberto Marvelli”. I temi trattati: “In cammino alla scoperta di Antonio (frate Andrea Calabria, responsabile del Cammino di Sant’Antonio), “Vita, simboli e miracoli di Sant’Antonio nell’arte (Alessandro Giovanardi, critico e storico dell’arte).

Il 31 maggio il Vescovo di Rimini è stato invitato a inaugurare le celebrazioni per Sant’Antonio alla Basilica di Padova. Il 1° ottobre pellegrinaggio diocesano a Padova al quale parteciperà anche monsignor Anselmi.

Oltre alle iniziative promosse dalla Diocesi sono previsti altri eventi fra i quali si segnala quello del 17 giugno, Festa di Sant’Antonio “Sul Ponte dei miracoli” ai cantieri navali: escursione in motonave e omaggio floreale alla stele del miracolo dei pesci.

Infine, questa estate in agosto in occasione della Giornata mondiale della gioventù che si svolgerà a Lisbona, città natale di Sant’Antonio, circa duecento giovani della Diocesi di Rimini accompagnati dal Vescovo raggiungeranno la capitale del Portogallo.

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