Rimini, al Fulgor i 70 anni dello "Sceicco bianco"
«Geniale satira sul mondo dei fotoromanzi, dove il neoregista va ben oltre le intenzioni e lo fa con la grazia ispirata che è della giovinezza, ancora acerba, ma pura e sincera, non ancora gravata da successi e aspettative, manifestando subito la sua ricchezza creativa in un’opera che oggi è considerata un manifesto della sua poetica, un esempio di leggerezza e graffiante ironia in una commedia a sfondo psicologico, con sfumature struggenti. Un capolavoro. Un Charlie Chaplin italiano».
Così Anna Di Mauro parla del primo film di Federico Fellini, Lo sceicco bianco, che vide Michelangelo Antonioni coautore del soggetto, Ennio Flaiano coautore della sceneggiatura e una grande interpretazione di Alberto Sordi. E quest’anno ricorre il 70° anniversario dall'uscita nelle sale della pellicola.
Domani sera al Fulgor
Domani sera alle 21 al cinema Fulgor di Rimini verrà proiettato il film del maestro nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna (ingresso libero).Lo sceicco bianco, oltre a essere notoriamente il lungometraggio di esordio di Federico Fellini da regista unico, rappresenta un testo ancora oggi analizzabile e percorribile in molte direzioni. Il rapporto con l’editoria popolare rappresentata nel film e lo star system del dopoguerra, per come è esemplificato, sono solo due aspetti di un’opera densa di riferimenti culturali e sociali, mediali e simbolici.
Per questi motivi si è pensato che fosse più che attuale – ancora oggi – lo studio retrospettivo del capolavoro di Fellini, pur nel contesto di una letteratura critica ormai ricchissima.
Il convegno
Il Fellini Museum – a questo proposito – insieme al Dipartimento delle arti dell’Università di Bologna, organizza a Rimini una giornata di studi che si terrà venerdì 8 aprile al Teatro degli Atti.Il convengo intitolato “I 70 anni de Lo sceicco bianco” sarà articolato in due sessioni moderate da Roy Menarini (Università di Bologna) e Nicola Bassano (Cineteca di Rimini). Saranno 14 i ricercatori e gli studiosi che si alterneranno al tavolo dei relatori, preceduti da una lezione di Gianfranco Angelucci dal titolo “L’invenzione della realtà”.