Rimini. Aeroporto, piano straordinario per auto e pedoni

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Triplice accesso allo scalo e una superficie dedicata ai mezzi di soccorso a disposizione anche della città. Vola alto il progetto della messa in sicurezza dell’accessibilità dell’aeroporto riminese, al via dalla seconda metà del 2024. Obiettivo: risolvere le problematiche che l’intera cittadinanza, non solo gli utenti dello scalo, da qualche anno lamentano.

Una terna risolutiva

Tre gli aspetti critici che rendono inefficace e pericoloso l’attuale sistema, secondo Leonardo Corbucci, amministratore delegato di Airiminum 2014, la società che gestisce l’aeroporto “Federico Fellini”. «In primis - esordisce - occorre migliorare la sicurezza di accesso all’aeroporto e razionalizzare la viabilità interna. L’attuale sistema di ingresso è caratterizzato da un accesso semaforico che serve in contemporanea 15 flussi di traffico differenti sia in entrata che in uscita: dai veicoli passeggeri ai taxi, passando per autobus, personale operativo dello scalo, nonché veicoli degli enti pubblici, fornitori e pullman».

Un sistema che, inasprito dai grandi numeri dell’estate, «determina problematiche connesse alla sicurezza dei passeggeri in transito e alla fluidità della viabilità interna». Da qui la corsa ai ripari con un nuovo sistema «per rendere e più efficienti gli accessi diversificando i varchi di entrata e di uscita e razionalizzando gli spostamenti interni».

A seguire il secondo obiettivo, strettamente connesso: migliorare la sicurezza della circolazione e il camminamento su via Flaminia a tutela di pedoni e veicoli. «L’aeroporto è situato davanti a quest’arteria stradale che - nota Corbucci - nel tratto specifico è caratterizzata da due corsie. A oggi i passeggeri che giungono a piedi presso lo scalo sono costretti a percorrerla in assenza di un marciapiede fino all’unico accesso. Questo avviene spesso, soprattutto in corrispondenza dei voli, con molte auto parcheggiate su entrambi i lati della carreggiata in modo irregolare, il che va a restringere la carreggiata disponibile ai pedoni incrementando i rischi».

La stessa uscita dall’aeroporto, in direzione nord verso Rimini, con il sistema gestito dal semaforo «risulta molto pericolosa in quanto va ad attraversare la Flaminia esponendo a forte rischio di incidente le auto che arrivano da sud».

Soluzioni al volo

Il nuovo sistema di accesso è rivolto ad apportare miglioramenti del livello di sicurezza sia per i pedoni che per i veicoli che transitano in aeroporto. Per il superamento del primo nodo il Comune già entro l’estate avvierà dei cantieri per la realizzazione di un marciapiede esterno e un attraversamento pedonale in sicurezza. Quanto al secondo, chiarisce il ceo, «un nuovo sistema provvederà a sviluppare un triplice accesso al sedime aeroportuale: uno per l’ingresso diretto al terminal per un’utenza selezionata, uno distinto per gli operatori aeroportuali e infine uno esclusivo per i parcheggi dei passeggeri». Una soluzione che consentirà una migliore razionalizzazione dei quindici flussi di traffico differenti.

Terzo step da affrontare, il miglioramento del Piano di emergenza aeroportuale (Pea) e dei servizi di soccorso sul territorio. In attuazione al Pea risulta necessario reperire, adiacente all’ingresso di sicurezza dell’aeroporto, in area airside, una superficie per la raccolta dei mezzi di soccorso esterni dotata di piazzola per l’elisoccorso. Uno spazio per raccogliere tutti i mezzi di soccorso necessari a risolvere l’emergenza, in attesa che gli stessi vengono introdotti in modo coordinato all’interno del sedime aeroportuale. E Airiminum tende la mano alla comunità. «L’area - conferma Corbucci - e in particolare l’elisuperficie, saranno disponibili per la città, in relazione a emergenze urbane non necessariamente collegate con l’attività aeroportuale».

Tempistiche

A inizio anno il progetto è stato presentato all’Enac per l’approvazione nella sua versione preliminare. Per passare a livello definitivo-esecutivo seguirà una serie di atti amministrativi, tra cui una conferenza di servizi coi vari stakeholder coinvolti come il Comune e altri enti. «Ci aspettiamo che i lavori, dopo l’approvazione del progetto definitivo e l’aggiudicazione della gara pubblica, possano partire già nella seconda metà del 2024», auspica Corbucci. Il progetto complessivo andrà a interessare anche delle aree esterne che verranno aggiunte al sedime aeroportuale dopo l’esproprio. Al riguardo Enac, già da qualche settimana, ha inviato le lettere ai relativi proprietari che possono prendere visione della relativa progettualità venendo in aeroporto o, conclude, richiedendolo in formato elettronico via pec.

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