Ravenna, rigassificatore e la sicurezza: servizio a singhiozzo dei pompieri al porto
La sicurezza è uno dei cardini su cui si basa il progetto del rigassificatore. Lo hanno ripetuto in tanti, anche durante la presentazione di ieri. Nelle stesse ore, però, dal sindacato arrivava una nota che qualche elemento di preoccupazione può portarlo: il distaccamento portuale dei vigili del fuoco, quello che in caso di incidente dovrebbe intervenire sul rigassificatore e ha competenze sulle emergenze in mare e nel canale, funziona a singhiozzo. Colpa di un organico sempre più ridotto che i pompieri finora hanno coperto a suon di straordinari. Anche i fondi per questi sono ormai finiti e da dieci giorni il servizio non è garantito. A denunciarlo è la Fp Cgil che segnala l'assoluta anomalia emersa in queste ultime settimane. Il sindacato spiega che «a fronte di un personale estremamente ridotto (composto da 19 unità, anziché le 26 necessarie), costretto a serrare i ranghi per affrontare ogni potenziale criticità, il servizio non può più essere garantito con la necessaria regolarità». Già nel marzo del 2021, la Fp Cgil aveva denunciato la grave carenza di uomini e mezzi. «Fino ad oggi, si era fatto ricorso al lavoro straordinario delle poche unità rimaste, ma la crisi ha ormai raggiunto un punto di non ritorno quando il budget delle ore di straordinario si è esaurito. Dal 20 ottobre scorso, nonostante le richieste del comandante di incrementare le ore di lavoro supplementare destinate alla caserma di Ravenna, il servizio non può essere più garantito con conseguenze potenzialmente molto serie».
«Situazione pericolosa»
Maria Antonietta Cirillo, della Fp Cgil, specifica perché il rischio è molto alto: «La mancata copertura dei turni del soccorso nautico rappresenta una situazione grave, che si è già registrata sette volte a ottobre e quattro in questo scorcio di novembre. Le ripercussioni, in caso di necessità d’intervento del servizio nautico dei Vigili del Fuoco, potrebbero essere estremamente gravi e riteniamo sia doveroso informare la cittadinanza. Chiediamo, con urgenza, agli organi politici di attivarsi per sollecitare il Ministero di competenza a intervenire. Nell’immediato serve lo stanziamento delle ore di lavoro straordinario necessarie a garantire il servizio di soccorso. In ottica futura è necessario l'arrivo di nuove unità, che consentano di superare definitivamente l'attuale programmazione emergenziale».
Negli ultimi dieci anni, spiega la sindacalista, si era assistito ad una graduale diminuzione dell’organico ma dal 2021 «la situazione è peggiorata molto».
Le caratteristiche del corpo
Il distaccamento portuale – specifica Cirillo – «è composto da specialisti che operano in mare». In caso di emergenza nell’area industriale, a seconda della zona in cui si verifica, possono intervenire i vigili del fuoco dal comando centrale (se a terra) o in quello portuale (se sono coinvolte aree marittime) Sono loro che saranno destinati alla nuova sede della Fabbrica vecchia a Marina di Ravenna, quando sarà completata, e che in caso di emergenza interverrebbero nel rigassificatore. Anche per questo rafforzarne l’organico nei prossimi anni potrebbe essere una priorità della città.