Ravenna, l'antenna 5G a sorpresa nel parco: la rabbia dei residenti

Un cantiere compare all'interno di un parco adiacente al centro e i cittadini, inquietati, chiedono lumi. Perché le basi, già gettate, dopo alcuni giorni di lavoro di ruspe e muratori sono quelle di un'antenna per la telefonia mobile. Così un gruppo di residenti della zona adiacente a via Monsignor Lanzoni (zona via Cilla) si è riunita ieri nei pressi dell'area verde, dove un lenzuolo paventa "antenna 5G, alta 30 metri". Un tam tam pertanto si è attivato fra cittadini abitanti nel quartiere e utenti social, con una mobilitazione che si sta svolgendo fra volantinaggi e post su facebook: «Ci rivolgiamo ai cittadini di Ravenna perché riteniamo inquietante che questo cantiere sia partito in sordina – spiega Francesca Siboni, che abita in zona -. Noi la consideriamo una costruzione dannosa per le persone e sottolineiamo come il complesso scolastico Riccardo Ricci si trovi esattamente di fronte. Pensiamo poi che sia anche lesivo dell’ambiente, con una gettata di cemento compiuta nel bel mezzo di un parco». La richiesta da parte dei cittadini che si sono mobilitati è quella di «un'attivazione solidale di tutti i ravennati, visto che questa opera non risulta sia stata discussa in consiglio comunale – aggiunge Anna Bordin, anche lei residente della zona -. Siamo in un quartiere popoloso e questo parco è un vero gioiello, nel quale almeno due degli alberi sono stati abbattuti». Sul posto, affisso alla zona del cantiere, un cartello poco comprensibile, unica evidenza burocratica della motivazione che ha portato le ruspe nel parco: «Vogliamo precisare – sottolinea ancora Siboni – che non siamo contro la telefonia né vogliamo che lo spostino "a casa di altri". Sottolineiamo però che rovinare una simile area verde, ricolma di bellissimi gelsi, quando sappiamo quanto il verde sia determinante per gli equilibri ambientali è incomprensibile. C'è un parcheggio proprio a fianco, perché non metterla lì, semmai». Pure in considerazione del fatto che «di antenne simili – conclude Bordin - ce n'è una in Porta Serrata ed altre posizionate sui condomini vicini». Raggiunto telefonicamente, l'assessore a Transizione digitale, verde pubblico e riforestazione Igor Gallonetto spiega di essere «in procinto di recarmi sul posto. Certo, la sensazione è che i decreti Semplificazione del governo Draghi abbiano reso troppo semplice avviare certi cantieri».