Ravenna, intervista a Pitozzi direttore della scuola Malagola
La scuola Malagola, collegio superiore di estetica della scena, fondata e diretta da Ermanna Montanari, apre alla città con un ciclo di seminari gratuiti e aperti a tutti: mentre si stanno concludendo i lavori del primo ciclo di formazione, Cosmogonie: sono, voce, parola viene proposto al pubblico a partire dall’8 aprile e fino al mese di giugno. Enrico Pitozzi, docente e vicedirettore di Malagola, spiega le ragioni di questa scelta.
«Dato che il corso di formazione è riservato ai quindici partecipanti, questa nuova propaggine si aprirà alla città: ci interessa coinvolgere la cittadinanza in questo percorso e lo faremo con questo ciclo di seminari che intendono affrontare il tema del suono, della voce e dell’ascolto su scala molto ampia, andando a rintracciare una sorta di punto di convergenza, di matrice comune che tiene in relazione le culture orientali e le nostre culture occidentali. È come se fosse un percorso che dalla Persia antica, passando per la cultura greca e quella cristiano-cattolica, arriva sino alla cultura ebraica e ai nostri giorni, e permette di vedere quali sono e quante sono le influenze che la nostra cultura europea ha assorbito nel tempo. Come un affaccio sul Mediterraneo».
Questa doppia apertura, fra corsi specialistici e seminari aperti a tutti, verrà mantenuta anche per le prossime attività in programma?
«Sì. Diciamo che la natura di Malagola ha questo doppio respiro: da un lato la possibilità di andare verticalmente a fondo nell’analisi dei linguaggi, attraverso il corso di formazione e, dall’altra parte, tassello fondamentale è l’apertura verso la città: noi vogliamo fortemente che questo centro sia profondamente legato alla città, sia un tessuto della città, e quindi è naturale questo dialogo che vogliamo istituire. A noi sembra fondamentale che questo si faccia nella città di Ravenna, con la tradizione che questa città esprime, dalla cultura bizantina in avanti: è già un crocevia di culture, lo è stato e continua a esserlo e vogliamo che questo sia sempre più evidente in futuro, un punto di intersezione fra Oriente e Occidente. In questo sono fondamentali il dialogo con il Comune di Ravenna e il supporto dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo sociale europeo».Come considera un primo bilancio della scuola Malagola?
«Possiamo partire con un dato fondamentale che è quello della domanda che abbiamo avuto, che ha sorpreso anche noi in positivo: abbiamo pensato sempre a quindici posti a disposizione e abbiamo ricevuto 131 domande. Quindi abbiamo lavorato per fare una scrematura per arrivare a questi quindici artisti, perché sono sostanzialmente degli artisti quelli che partecipano, e siamo molto molto felici di questa richiesta. E il bilancio non può che essere positivo, perché i partecipanti sono veramente molto felici, stanno sviluppando dei singoli progetti, chi a gruppo, chi in solitaria, e che sono in qualche modo il risultato di questo attraversamento all’interno del progetto di formazione».Programma: www.ravennateatro. com/malagola-collegio-superiore