Raccolti i soldi per la strada che porta all'Eremo di Gamogna
Nello scorso mese di maggio avevano lanciato una campagna di crowdfunding per migliorare il tratto più disastrato dell’unica strada per raggiungere il loro monastero: l’eremo di Gamogna. E in poco tempo ce l’hanno fatta a raggiungere i 30 mila euro più che sufficienti allo scopo, le sorelle della Comunità monastica di Gerusalemme, dal 1998 ritirate in questo sperduto luogo di fede e di meditazione, oasi di pace e di silenzio immerso nella natura dell’Appennino tosco-romagnolo, nella diocesi di Faenza-Modigliana.
Ad essere migliorato sarà un tratto di oltre 300 metri su un percorso di quasi 4 km e mezzo, che congiunge la val di Noce a Gamogna e che in occasione di piogge viene puntualmente inondato procurando profondi solchi, tali da rendere insicura la strada, pressoché impraticabile anche con un mezzo 4X4.
«E c’è anche qualche soldo in più del necessario - dicono le suore - che utilizzeremo per migliorare lo spazio verde in prossimità del cimitero, adiacente all’eremo, ai fini dell’accoglienza di quanti verranno in questo luogo, attratti dalla sua bellezza, dalla natura e dalla spiritualità».
Proprio vicino al cimitero è posto il cippo in memoria di Bruno Neri, il calciatore partigiano qui caduto in combattimento, a cui è intitolato lo stadio di Faenza.
L’area sarà sistemata al meglio anche per coloro che sceglieranno Gamogna come tappa di alcuni tra i cammini più frequentati: il cammino di Dante, il cammino di Sant’Antonio, la Viae Misericordiae.
Per mettere in sicurezza il tragitto in forte pendenza con punte che toccano anche il 17%, sarà gettata una colata di cemento che sostituirà la ghiaia dello sterrato e avrà un maggiore durata.