Podismo, a Cesena la magia della "San Giovanni"

La “Notturna di San Giovanni” e i cesenati sono più forti di tutte le avversità. La scorsa edizione si svolse dopo due anni di stop per il Covid, quest’anno ci è mancato poco che la 49ª edizione saltasse a causa dell’alluvione di un mese fa, ma la Podistica Endas Cesena, di concerto con le istituzioni e gli sponsor, ha voluto dare un segnale di coraggio. Così stasera alle 20 da Corso Garibaldi scatteranno almeno in 3300, contando i pre-iscritti agonistici, che potranno aumentare con i ritardatari dell’ultima ora, a cui si aggiungeranno oltre mille camminatori seguaci del Calendario Endas Scarpaza, il più antico di Romagna, che chiude i battenti di una stagione molto sofferta. Il ritrovo per le iscrizioni sarà presso il Chiostro di San Francesco, arrivo e premiazioni in Piazza Almerici, per gli agonisti alla sede dell’Endas. Il percorso di 10.850 metri è molto nervoso ed impegnativo, ma regala panorami incomparabili al tramonto, perché dal centro storico, dove si lambiranno Teatro Bonci e Teatro Verdi, ci si dirige verso Rio Marano, ed a circa metà tragitto la terribile salita della Ridolfi, farà selezione. Una volta scollinato si prosegue per i Gessi piccoli, Celincordia e la picchiata verso Ponte Abbadesse, dove si trova il traguardo volante alla memoria di Casalboni. Non è finita, perché a 2.000 metri dalla conclusione c’è l’ulteriore salita verso la Rocca Malatestiana, che lancia gli atleti verso il traguardo. Sono quasi una cinquantina i premi individuali in palio, ma i Trofei Bcc Romagnolo e Panathlon, per i vincitori dovrebbero essere appannaggio di Alberto Della Pasqua e Valentina Facciani, ma attenzione a D’Altri, Bianco, Bonoli, Benini, Lucchese e tra le donne Cicognani, Moroni, Ceccolini. Il cerimoniale prevede anche la premiazione dei gruppi più numerosi, con i Trofei Severini e Catania, tenuto conto anche dei camminatori, che però avranno a disposizione solo il percorso lungo. Una raccolta fondi solidale sarà attivata a favore delle famiglie che hanno subito danni dall’alluvione.